Qui Roma – Infanzia, magistero, speranze
Il grande racconto del Morè

IMG-20151116-WA002È stato un abbraccio corale quello che ha avvolto il rav Vittorio Della Rocca, il Morè, protagonista della prima presentazione pubblica del suo commovente libro di memorie: “Chiedi a tuo padre e te lo dirà” (ed. Salomone Belforte). Amici, colleghi, allievi di ieri e di oggi. Una vera e propria folla accorsa al Centro Ebraico Il Pitigliani per rendergli omaggio. Dall’infanzia al lungo magistero rabbinico, dall’amicizia col rav Toaff all’impegno per il dialogo: sono tanti i mondi affrontati dal Morè nel suo libro, ripercorsi ieri con passione e aneddoti gustosi. La stessa generosità che il rav Della Rocca mette in campo ogni mese nella sua seguitissima rubrica su Italia Ebraica.
Tra i molti interventi della serata, organizzata dal Centro di Cultura Ebraica, da segnalare le parole del presidente della Deputazione ebraica Piero Bonfiglioli, dei rabbini Riccardo Di Segni, Alberto Piattelli, Benedetto Carucci Viterbi e Roberto Colombo, della vicepresidente della Comunità ebraica romana Claudia Fellus, dell’assessore alla cultura Giorgia Calò, del giornalista Raffaele Genah, dello psichiatra David Meghnagi. Ha detto Bonfiglioli, annunciando la destinazione del ricavato del libro alla Deputazione: “In tutte le occasioni sia allegre sia tristi rav Della Rocca e sua moglie Rossana sono stati sempre presenti. La sua figura è costantemente viva in me, sempre presente nei miei ricordi come ad esempio nella memoria di quando il Morè discuteva affettuosamente con mio padre Vittorio, incontrandosi sul pianerottolo della nostra casa di Viale Glorioso, su quello che la Halakhah permetteva di mangiare o il perché fossero vietati dalla nostra religione alcuni cibi”.
Un pensiero affettuoso anche dagli amici Lello Anav, Roberto Di Porto (Pucci), Ziva Fischer e Paola Sonnino, che fu la prima a suggerirgli di intraprendere la strada della testimonianza letteraria. Presente anche il Testimone della Shoah Alberto Mieli (Zi Pucchio), che nel lager incontrò Rubino Della Rocca, il padre del rav deportato e ucciso dai nazisti.
Atmosfera calda e vibrante, ma anche segnata dalla consapevolezza delle difficili sfide di questi giorni. Un pensiero è stato infatti rivolto alle vittime degli attentati di Parigi, cui è stato dedicato un minuto di silenzio. E a Nathan Graff, aggredito lo scorso giovedì a Milano, cui è stata augurata una pronta guarigione.

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(16 novembre 2015)