L’Italia ebraica si mobilita “Contro l’odio restiamo uniti”
Ore di tensione e passione civile a Milano dove si svolgeranno diverse manifestazioni di solidarietà alle vittime del terrorismo e promosse in nome dei valori democratici, duramente colpiti dopo gli attentati di Parigi. Grande valore simbolico avrà in particolare la cerimonia di domani al Monte Stella (ore 11.00) in onore dell’archeologo Khaled al-Asaad, torturato e ucciso dai fanatici dell’Isis per non aver rivelato dove avesse nascosto i tesori della sua città, la siriana Palmira. Un’iniziativa, quella in memoria del coraggio di al-Asaad, organizzata e voluta dall’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano – composta dal Comune, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dall’associazione Gariwo – La foresta dei Giusti – che ha assunto un ulteriore valore simbolico come ha spiegato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: “La giornata di mercoledì, dedicata a Khaled al-Asaad – ha dichiarato il sindaco – sarà una grande risposta unitaria e civica dell’intera città contro la violenza e il terrorismo” e per questo “invito tutti i milanesi a partecipare sia alla cerimonia del mattino al Giardino dei Giusti (con la piantumazione di un albero in onore dell’archeologo siriano) sia all’incontro del pomeriggio, che abbiamo voluto spostare da Sala Alessi al Piccolo Teatro di via Rovello (ore 17.30) proprio per permettere al maggior numero di persone di esserci in questo momento di riflessione collettiva”. Convegno a cui parteciperanno tra gli altri il presidente UCEI Renzo Gattegna e il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, che nel presentare l’iniziativa ha ricordato come al-Assad rappresenti un esempio di moralità che passerà alla storia. “Cultura e memoria sono le parole chiave – gli ha fatto eco il Consigliere dell’UCEI Giorgio Mortara – sono gli antidoti affinché la nostra società sia consapevole dei propri valori fondamentali e irrinunciabili primo tra tutti il rifiuto di ogni deriva fanatica e fondamentalista che finisce per diventare assassina contro chiunque venga considerato diverso”.
Oggi pomeriggio invece alle 18.30 appuntamento in viale San Gimignano per la manifestazione organizzata in solidarietà alle vittime di Parigi così come nei confronti della Comunità ebraica di Milano, dopo l’aggressione giovedì scorso ai danni di uno dei suoi iscritti. I partecipanti, ricordano gli organizzatori – tra cui City Angels e Amici di Israele – sono invitati a portare una bandiera francese e a indossare la kippah, il copricapo ebraico che la vittima dell’attacco di Milano, Nathan Graff, portava quando è stata aggredita. Un momento di condivisione e di vicinanza, hanno ribadito i presidenti della Comunità ebraica milanese Raffaele Besso e Milo Hasbani, voluta per esprimere vicinanza alle vittime del terrorismo, a quelle famiglie che per mano dell’integralismo di fanatici islamisti hanno perso un proprio caro. La manifestazione partirà dall’incrocio tra via Arzaga e viale San Gimignano, nel luogo dove si è svolta l’aggressione a Graff, per poi raggiungere la sede del Consiglio di Zona in viale Legioni Romane. In Consiglio prenderanno la parola esponenti della comunità francese e di quella ebraica ed è prevista la presenza di esponenti politici di tutti gli schieramenti.
Daniel Reichel
(17 novembre 2015)