Israele -“I terroristi possono anche ferirci,
ma non smetteremo di sorridere”

litman-sarah-ariel-familyphoto“Chi mi accompagnerà all’altare adesso?”. Una domanda dolorosa che ha scosso tutta Israele, quella posta da Sarah Litman, figlia di rav Yaakov Litman e sorella di Netanel, 18 anni, uccisi lo scorso venerdì nei pressi di Hebron da un terrorista palestinese che ha aperto il fuoco contro il loro camioncino.
I Litman stavano viaggiando per raggiungere Kiryat Arba e festeggiare Sarah, che avrebbe dovuto sposarsi con il suo fidanzato questo giovedì. Il matrimonio è stato però spostato solo di una settimana e la prossima settimana i due ventenni convoleranno a nozze nel corso di una grande cerimonia alla quale hanno deciso di invitare tutta la nazione e che si celebrerà al Binyanei Hauma, il Centro Internazionale di Congressi di Gerusalemme, vicino alla stazione centrale. “Sarà un evento meraviglioso – racconta la futura sposa – aspettiamo milioni di invitati e saremo felici così come lo erano sempre papà e Netanel”.
La festa non potrà però cancellare il dolore di Sarah che, intervistata dai giornali locali, non nasconde il volto gonfio dal pianto: “Invece di indossare l’abito da sposa – spiega commossa – porto i vestiti del lutto. La scorsa settimana mio fratello mi spiegava di aver grande fretta di stirare la sua camicia per il matrimonio perché i giorni successivi sarebbero stati caotici. Aveva ragione: io però credevo che sarei stata occupata con i festeggiamenti, non con la Shivah (i sette giorni di lutto)”.
A rendere ancora più traumatica la vicenda dei Litman è stata l’accusa alla Mezzaluna Rossa Palestinese, l’organizzazione umanitaria affiliata alla Croce Rossa, di non essersi fermata a soccorrerli dopo l’aggressione. Secondo quanto raccontato e registrato da una telefonata al Magen David Adom, l’ambulanza incriminata sarebbe arrivata sul posto senza però sostare e prestare aiuto. Una denuncia accolta dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha chiesto di far presente la gravità dell’azione alle Nazioni Unite. Lo Shin Bet ha intanto arrestato il presunto assassino: si tratta di Shadi Mutawa, 28 anni, membro della Jihad islamica.
“Yaakov aveva un volto luminoso – ricorda il suo futuro genero Ariel – sono sicuro che ci guiderà dall’alto. Ora Sarah ed io ci sposeremo e riporteremo la gioia in questa famiglia”. Una convinzione che i due ragazzi ribadiscono anche nella scelta della frase, tratta dal Libro di Michea, che accompagna l’invito alla cerimonia: “Non rallegrarti, mio nemico, per la mia caduta. Perché io mi rialzerò”.

r.s.

(18 novembre 2015)