Je suis Paris – Il terrorista dell’aula accanto
È un percorso forse sorprendente, ma che non dovrebbe in realtà stupire, quello che passando dai ricordi di Julien Bahloul, giornalista del canale israeliano i24news, ma nato e cresciuto in Francia, porta a Omar Ismayil Mostefai, uno degli attentatori di Parigi morto suicida lo scorso venerdì al Bataclan.
Coetanei, i due hanno frequentato infatti la stessa scuola superiore a Courcouronnes, sobborgo della capitale francese. Bahboul, che ha 29 anni e vive da lungo tempo in Israele, ha raccontato come ha scoperto con sorpresa e con orrore di essere non solo coetaneo di Mostefai, ma di essere cresciuto nella stessa zona, frequentando le stesse aule.
“Questi attentati, è ovvio, mi hanno colpito molto profondamente, li ho sentiti come vicini a me, e purtroppo mi hanno anche riportato considerare uno dei problemi profondi della società francese, che conosco da tempo. In Francia non stanno scoprendo improvvisamente che una parte della gioventù è di colpo impazzita. Non hanno voluto vedere quell’escalation di estremismo che impregna i ragazzini dei sobborghi. Poi – ha aggiunto commentando le scelte e i percorsi divergenti – io sono venuto in Israele, e sono diventato giornalista. Lui è andato in Siria, ed è diventato un terrorista”. Nato nel 1985 in Francia nella periferia di Parigi, Mostefai è cresciuto in una famiglia non diversa da molte altre, anche se sembra avesse iniziato a frequentare una moschea nota per le idee radicali che vi venivano predicate. Il padre ha raccontato di non aver avuto sue notizie, negli ultimi anni, e di essere solamente stato informato della sua intenzione di partire per l’Algeria con un parente.
E pur non avendo ricordi diretti dell’attentatore, Bahboul racconta di aver molto sofferto il pesante clima antisemita che si respirava a scuola e uno dei suoi compagni di classe di allora, musulmano, ha raccontato di quando, adolescente, si è trovato frequentemente a difendere sia lui che altri ragazzi ebrei della scuola. Un racconto che parla di angherie pesanti, di intimidazioni, insulti, offese e aggressioni anche fisiche, che si ripetevano e moltiplicavano. E sì, uno dei ragazzi di cui ha memoria, e da cui ha difeso Bahboul come anche altre vittime delle sue aggressioni, è proprio Omar Ismayil Mostefai, che aveva 29 anni, e che si è fatto esplodere lo scorso venerdì in una sala da concerti, a Parigi, a pochi chilometri dal luogo dove era nato, cresciuto e dove aveva studiato.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(18 novembre 2015)