Maurizio, la scelta migliore

rassegna“Maurizio Molinari unirà l’esperienza maturata in molti anni di professione alla sua capacità unica nel raccontare il mondo, qualità che fanno di lui una delle firme più amate e autorevoli del giornalismo contemporaneo”. Così il presidente di Itedi John Elkann nel commentare l’avvicendamento al vertice del quotidiano torinese La Stampa comunicato ieri dall’editore.
Corrispondente da Israele e dai territori controllati dall’Autorità Palestinese, apprezzatissimo negli ambienti diplomatici, Molinari è tra i giornalisti più esperti di politica internazionale e ha ricoperto a lungo, sempre per La Stampa, l’incarico di corrispondente da New York.
Nel complimentarsi per la sua nomina e per quella di Mario Calabresi a nuovo direttore de La Repubblica, il presidente UCEI Renzo Gattegna ha dichiarato: “Mai come oggi avere giornalisti di alto livello nei ruoli di leadership è fondamentale, anche alla luce delle complesse sfide che sembrano attenderci nel futuro a breve e lungo termine. Mai come oggi è importante avere le giuste competenze per difendere nei modi più adeguati la libertà di espressione e di stampa. Un cardine essenziale delle nostre società democratiche”.

I distinguo di Yehoshua. Così Abraham Yehoshua in una intervista al Messaggero: “Gli ebrei erano sempre abituati come minoranza a integrarsi. I cristiani dopo aver rinunciato a trasformare il mondo in cristiano, si sono calmati. L’Islam non è una religione di minoranza. Storicamente, i musulmani non riescono a comportarsi come minoranza. E non sono stati aiutati a farlo in Francia”. In merito all’Intifada dei coltelli, allo scrittore viene attribuita la seguente dichiarazione: “Gli attacchi nei territori occupati non mi riguardano. Io non ci vado mai da quelle parti. Ma a Tel Aviv, per esempio, è diverso e c’è da avere paura oggi. In ogni caso, quello che succede qui, da noi, contrariamente a quanto avviene in Europa, non è terrorismo. È una lotta che va avanti da 130 anni tra due popoli per il possesso di un territorio”.

Il giuramento degli imam.
“Porteremo a Roma i cento imam più rappresentativi d’Italia per giurare sulla Costituzione e cantare l’inno di Mameli, magari assieme al premier Matteo Renzi”. È l’impegno annunciato dal presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia Izzedin Elzir nel corso di un confronto con il sindaco di Firenze Dario Nardella avvenuto al termine della prima giornata del vertice dei rappresentanti della Nato in città. La proposta è approfondita dal Corriere Fiorentino. Lo stesso quotidiano riporta alcuni stralci degli interventi più significativi pronunciati in Palazzo Vecchio. “Lottare per la nostra sicurezza significa lottare per la nostra libertà, ma per ottenere la sicurezza dobbiamo forse violare un po’ la privacy, che è libertà. Per garantire un pezzo di libertà si deve sacrificarne un altro. Non c’è alternativa” ha affermato tra gli altri il ministro degli Interni Angelino Alfano.

Abdelkafi resta a casa. Molti sindaci d’Italia avrebbero intanto negato le sale per alcuni convegni concesse in un primo momento all’imam egiziano Omar Abdelkafi. “Aveva definito gli attentati di Parigi una commedia e diceva: gli ebrei vogliono conquistare il mondo” scrive Libero, dalle cui colonne era stato lanciato l’allarme per la visita di un ospite definito “sgradevole”. Soddisfazione viene epressa tra gli altri dall’assessore alla cultura della Comunità ebraica milanese Davide Romano, interpellato in qualità di portavoce della sinagoga Beth Shlomo.

L’annuncio di Celotto. “Entro l’8 dicembre contiamo di riaprire l’Ospedale Israelitico”. È quanto afferma il commissario straordinario Alfonso Celotto in una intervista al Tempo. “Ci aspettiamo che già dalla prossima settimana ci sia un raggio di sole – dice – che la Regione, di concerto col ministero della Salute, possa arrivare alla soluzione in grado di sbloccare una situazione che sta creando forti disagi alla cittadinanza”.

Centurioni abusivi. Dopo lo stop ai centurioni e a qualsiasi attività “che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati dietro corrispettivo in denaro” decretato dal commissario di Roma Francesco Paolo Tronca, le forze dell’ordine sono state impegnate in alcune operazioni anti-degrado che hanno portato ieri a multe e sequestri di merce. “Tra i romani molti sono testimoni di aggressioni, insulti e prepotenze ripetuti nei decenni, da quando sono comparsi negli anni ‘90 davanti all’Anfiteatro Flavio” scrive il Corriere Roma. Secondo il quotidiano il 25% dei centurioni sarebbe di nazionalità rumena “con età tra i 30 e 45 anni”, mentre gli altri sarebbero italiani, tra cui “molti ebrei romani”. L’attività sarebbe inoltre completamente illegale: “Non hanno nessuno tipo di regolamentazione, non sono registrati come artisti di strada né come attori o altro”. La reazione della categoria nella protesta di una decina di centurioni davanti alla Fontana di Trevi dove – riporta il Corriere – hanno richiamato l’attenzione della folla “con urla e saluti romani”.

Buon sangue non mente. Premio alla carriera del Torino Film Festival per Lorenza Mazzetti, regista che contribuì a fondare il movimento di rottura “Free Cinema” e nel cui sangue – ricorda la Stampa – scorre un po’ del genio degli Einstein. Il padre della Relatività era infatti cugino primo dello zio Robert. “Mi domandavo perché non mi avessero ancora premiata. Sono un genio”, scherza la regista.

Neonazisti anti-immigrati. Blitz degli skinhead del Fronte Veneto in dieci centri d’accoglienza Caritas e alcune sedi Pd e Cisl in Lombardia, da Como a Brescia, da Magenta a Lodi. Un raid con volantini – riporta Repubblica – “contro i profughi e contro la legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati”. Ferma la reazione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha parlato di atto “vile” e “inqualificabile”.

Pietre d’inciampo. In un messaggio inviato al Corriere Roma una lettrice segnala che numerose pietre d’inciampo, apposte davanti al civico 81 di via Madonna dei Monti, sarebbero state da tempo rimosse e mai ripristinate.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(27 novembre 2015)