fiamma…

Perché gli Ebrei si dondolano quando pregano e studiano? I nostri Maestri chiesero a Rabbi Shimon bar Yochai: “Perché solo gli Ebrei si dondolano quando si occupano di Torah e gli altri popoli del mondo non lo fanno?”.
Egli rispose loro: “Mi avete ricordato un concetto importantissimo che la gente ignora e a cui non presta attenzione. Le anime degli Ebrei provengono dal santo lume ardente, poiché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’ e la luce di questa fiamma, quando è accesa dalla Torah celeste, non si calma neppure per un istante e questo è il significato del versetto (Salmi 83, 2): ‘Signore, non restare in silenzio’. Una cosa simile è scritta sulle anime che invocano al Signore (Isaia 62, 6): ‘Non state in silenzio’, cioè non siete mai calme. La fiamma della candela, una volta che si attacca alla miccia, non si calma più; anzi, questa fiamma si dondola di qua e di là e non ha più requie. Così è per gli Ebrei, le cui anime provengono dalla stessa fiamma divina: appena pronunciata una parola di Torah, la fiamma divina nell’anima si accende ed essi non possono più calmarsi: anzi, si dondolano di qua e di là, da ogni parte come la fiamma della candela, perché è scritto (Proverbi 20, 27): ‘L’anima dell’uomo è una fiamma divina’. Come l’anima, anche il corpo loda il Creatore, come è scritto: ‘Tutte le mie ossa diranno: Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il povero dal predatore?’ (Salmi 35, 10). Abbiamo così appreso perché ci si dondola quando si studia la Torah e quando si prega”. (Sefer HaZohar III, 218b)

Paolo Sciunnach, insegnante

(30 novembre 2015)