Storie – L’altro Simenon

avaglianoDiversi grandi scrittori del Novecento nascondono qualche scheletro nell’armadio. Il tedesco Günter Grass, premio Nobel per la letteratura, rivelò all’età di 78 anni di essersi arruolato volontario nelle SS naziste. Un altro premio Nobel, l’italiano Dario Fo, è stato paracadutista della Repubblica Sociale di Mussolini.
L’ultima scoperta riguarda il belga Georges Simenon, grande scrittore di gialli, noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio del commissario Jules Maigret.
Già in passato nella biografia di Pierre Assouline, come ha rilevato lo storico Eugenio di Rienzo, è emerso che nel periodo dell’occupazione nazista della Francia Simenon intrattenne cordiali rapporti con gli alti comandi tedeschi, scrivendo per il cinema e la stampa periodica gestiti dai nazisti e arrivò addirittura a vendere l’esclusiva del personaggio del Commissario Maigret all’industria cinematografica germanica.
La nuova rivelazione riguarda il fratello minore, Christian, che come racconta il libro L’autre Simenon, di Patrick Roegiers, di recente pubblicato in Francia dall’editore Grasset, aderì al partito cattolico di estrema destra Rex e fu razzista e filonazista.
Simenon jr fu un vero e proprio criminale di guerra. Collaborò con i nazisti e partecipò alla strage di Courcelles, uccidendo di persona un prete di Charleroi, Pierre Harmignie, colpevole di militare nella Resistenza e di nascondere e aiutare dei bambini ebrei. Nel 1946 fu condannato a morte in contumacia, in un pubblico processo. Ma era già fuggito all’estero, sotto il falso nome di Christian Renaud, arruolandosi nella Legione Straniera, nelle cui fila morì combattendo in Indocina nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1937.

Mario Avagliano

(1 dicembre 2015)