Lotta al terrorismo,
la coalizione si allarga

rassegna“È la conferenza sull’ambiente, ma rullano i tamburi di guerra contro lo Stato Islamico. America, Inghilterra e Germania si uniscono alla Francia per alzare il livello dell’offensiva, chiamano Russia e Turchia a unirsi a loro. I maggiori partner occidentali della coalizione anti-Is mettono in campo più forze militari: dai commando speciali americani ai raid inglesi all’esercito tedesco”. Così Repubblica (Federico Rampini) racconta il tema “parallelo” del summit di Parigi e le manovre delle democrazie occidentali nella guerra al terrore.

Attentato a Istanbul, diverse piste aperte.
Nell’infuocato calderone mediorentale, diverse e piste aperte per l’attentato di ieri sera a Istanbul: dai curdi del Pkk ai jihadisti che combattono in Siria. Si radica intanto una certezza: i tempi duri non sono finiti. “Anche grazie alle guerre del governo Erdogan, in Siria e contro i curdi, e soprattutto dopo l’abbattimento del jet russo la settimana scorsa, il paese ritorna a vivere una instabilità pericolosa. Tutti si aspettano il nuovo episodio – si legge su Repubblica (Vincenzo Nigro) – la nuova puntata di una storia che sarà ancora lunga e violenta”.

Brescia, sgominata una cellula jihadista. Mettevano tutto su Facebook. Le loro foto con le armi in mano, la bandiera del Califfato e le promesse di sfracelli come a Parigi. Sgominata a Brescia una cellula jihadista (La Stampa, tra gli altri).

È “blasfemo”. E l’Arabia Saudita lo condanna a morte.
“Ha scritto versetti blasfemi”. Con questa motivazione il tribunale saudita di Abha ha condannato a morte lo scrittore palestinese Ashraf Fayahd, innescando proteste e appelli di grazia un po’ ovunque nel mondo. Fayadh ha 32 anni, è nato in Arabia in una famiglia originaria della Striscia di Gaza ed è una figura di spicco dell’arte saudita non solo per le sue poesie ma – scrive Maurizio Molinari sulla Stampa – “anche per aver curato una propria esposizione alla Biennale di Venezia del 2013”.

Dottor Alberto Mieli. Sul Tempo Ester Mieli racconta l’emozione del nonno Alberto, Testimone della Shoah, insignito ieri di una laurea honoris causa dall’Università di Foggia. “Un giorno importante per noi, un giorno importante per lui che in tarda età ha ricevuto quello che gli era negato quando aveva 13 anni”.

Mastrapasqua resta ai domiciliari. “Totale disprezzo per le regole formali” e “intento di salvaguardare i propri interessi privo di controllo”. Resta ai domiciliari l’ex dg dell’ospedale Israelitico Antonio Mastrapasqua, arrestato dai Nas dei carabinieri lo scorso ottobre. I giudici del Riesame, nel motivare l’ordinanza con cui sono stati respinti i ricorsi dei difensori, sottolineano il “pericolo di recidiva e di inquinamento probatorio” (Repubblica Roma).

Giardino dei Giusti, il ricorso dei residenti.
L’associazione Italia Nostra e 73 residenti del quartiere, con un autofinanziamento di oltre 24mila euro, hanno fatto ricorso contro il progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti di Milano. “ll progetto deturpa un posto meraviglioso ma ha anche vizi procedurali. I lavori sono stati affidati senza una gara pubblica e l’ascolto della città è stato quasi nullo”, dicono i ricorrenti. Replica Gabriele Nissim, presidente dell’associazione Gariwo: “Non c’è stata alcuna manovra sordida come i ricorrenti vogliono far intendere: abbiamo discusso il progetto per un anno e mezzo e c’è il via libera anche della sovrintendenza” (Repubblica Milano).

Fede è serena. “Paura passata” dice Federica Pellegrini, accolta ieri a Netanya dall’ambasciatore italiano a Tel Aviv Francesco Maria Talò alla vigilia degli europei di nuoto in vasca corta in programma a partire da oggi. Nelle scorse settimane la popolare nuotatrice aveva manifestato il proprio disagio per ragioni di sicurezza. Al suo fianco ieri c’era anche il presidente della lega continentale Paolo Barelli, che in una intervista a Pagine Ebraiche ha raccontato il suo personale impegno affinché la manifestazione non fosse tolta a Israele.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(2 dicembre 2015)