Vigilanza

ilanaL’incipit della parashà di domani, Veyashev, mi ha sempre colpito: “Giacobbe si stabilì nella terra in cui suo padre aveva abitato”. Appena Giacobbe si mette tranquillo, i suoi figli gli daranno filo da torcere. Appena sembra trovare pace, viene assalito da vicende tutt’altro che tranquille. Così commenta anche Rashi. Forse non si può pensare di potersi adagiare e “stabilirsi” davvero. Avere coscienza significa anche essere vigili, sempre.

Ilana Bahbout

(4 dicembre 2015)