Livorno, la Comunità al sindaco:
“Esigiamo equilibrio e rispetto”

mos“Rispetto”, “equidistanza” ed “equilibrio”.
A chiederli la Comunità ebraica di Livorno, in una lettera inviata dal presidente Vittorio Mosseri al sindaco Cinquestelle Filippo Nogarin.
Il riferimento è ad alcuni episodi delle scorse settimane tra cui un delirante intervento del consigliere comunale Marco Valiani, che ha parlato in pubblico di “giudeomassoneria italica” senza ottenere né censure né condanne da parte del primo cittadino, e l’organizzazione di una “Giornata per la Palestina” (in un primo tempo prevista nella sala più prestigiosa del Comune) segnata da prese di posizione apertamente anti-israeliane.
Non è la prima volta che si registrano forti tensioni tra Nogarin e la Comunità ebraica.
I rapporti si erano fatti particolarmente tesi nell’estate del 2014, dopo l’affissione di uno striscione con scritto “Fermare il genocidio a Gaza. Israele vero terrorista” su un palazzo di proprietà comunale.
Adesso il rischio concreto, senza inversione di tendenza, di una clamorosa rottura.
Ferma la condanna dell’American Jewish Committee. “L’AJC – si legge in una nota – esprime sdegno e preoccupazione per l’uso spudorato di deliranti insulti e stereotipi antisemiti, come ad esempio il riferimento alle cospirazioni di una fantomatica giudeomassoneria italica”.
“Mentre assistiamo alla pericolosa crescita dell’antisemitismo in tutta Europa e mentre gli ebrei vengono presi di mira in ogni attacco terroristico – si legge ancora – non possiamo lasciare che le invenzioni antisemite dell’epoca fascista e nazista tornino a conquistare legittimità”.

(Nell’immagine il presidente della Comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri insieme al sindaco Filippo Nogarin)