L’intervento del Grand Rabbin
“Urgente una riscossa civica”
“È fondamentale difendere i nostri valori e fare fronte comune contro tutti coloro che si levano gli uni contro gli altri e sostengono l’isolamento e l’esclusione, poiché la Storia ci insegna che l’odio e il rifiuto, qualunque sia la loro provenienza, faranno un giorno di noi le vittime”.
A poche ore successo dell’estrema destra alle elezioni regionali si leva con forza la voce del Grand Rabbin di Francia Haim Korsia, che chiede al paese una “riscossa civica” e una “più significativa mobilitazione” in vista del secondo turno di domenica.
Una voce che si unisce a quella del Conseil Représentatif des Institutions Juives, massima rappresentanza degli ebrei d’Oltralpe, che in una nota diffusa ieri ha chiamato a raccolta l’elettorato in funzione anti-Fn per non lasciare che “la Repubblica vada in pezzi”.
Parole che seguono una dichiarazione di Marine Le Pen riferite alle accuse di xenofobia espresse dal Crif e da altre associazioni: “A ogni elezione se ne escono con queste cose per aiutare il potere a conservare il posto mentre la disoccupazione esplode, la povertà esplode, mentre il nostro paese è in una situazione drammatica per quanto riguarda il debito pubblico e la creazione di ricchezza, mentre la concorrenza internazionale sleale fa dei danni spaventosi”.
Affermazioni che la leadership ebraica nazionale ha definito “perfide, caricaturali e inesatte”, precisando di non ricevere nessuna sovvenzione dallo Stato “né dalle autorità territoriali”.
Intervenire con consapevolezza assume quindi un significato speciale per rav Korsia, anche alla luce dei tempi “particolarmente inquieti” vissuti dal paese.
“Dobbiamo far vivere la democrazia e ed essere vigili per mantenere la coesione nazionale” la strada indicata dal Grand Rabbin. Con la speranza che, in occasione di Chanukkah, le luci accese ogni sera dagli ebrei di Francia “possano allontanarci dall’oscurantismo”.
f.m. twitter @fmatalonmoked
(L’illustrazione è di Giorgio Albertini)
(8 dicembre 2015)