olio…

In un viaggio in Puglia organizzato da Kesher, ogni sera accendiamo la Chanukkiah in un luogo legato alla storia e alla memoria ebraica. La prima sera abbiamo festeggiato a Sannicandro Garganico assieme a diverse persone provenienti da varie Comunità, e ieri sera a Trani . Due luoghi pugliesi ma con caratteristiche e storie ebraiche assolutamente differenti. A Sannicandro in un moderno locale adibito a centro comunitario dove nello spazio della sinagoga, con una mirabile eccezione, la parte riservata alle donne è più ampia di quella riservata agli uomini. A sannicandro Trani nella piccola e suggestiva sinagoga del XIII secolo che per oltre sette secoli è stata una chiesa cattolica. Non ho potuto fare a meno di pensare come il miracolo di Chanukkah si rinnovi ogni volta che gli ebrei sentono il bisogno di cercare dell’olio puro per accendere, nel Tempio liberato dagli idoli, la lampada eterna che testimonia la vita del popolo ebraico. Nonostante le circostanze avverse accendiamo il nostro lume, duri quel che duri, e trani l’olio che sembra sufficiente per un solo giorno durerà per 8 giorni: il tempo per preparare altro olio per un futuro più lungo e più certo. Come se il miracolo fosse quello di trovare la luce e farla bastare per sempre; il miracolo è vivere e scommettere sulla vita. Perché soprattutto di questi tempi, la vita è di per sè un miracolo, rimanere in vita è un miracolo e le lotte hanno un senso soltanto se si riesce a rispettare la vita e se si è capaci di mantenere, anche fra le macerie, l’olio per cui si sta lottando.

Roberto Della Rocca, rabbino

(8 dicembre 2015)