Una luce contro l’oscurità
Chanukkah, la festa ebraica della luce, avvolge col suo calore molte città d’Italia.
E trova nel Meridione, da Trani a San Nicandro Garganico, da Palermo a Catania, un territorio particolarmente ricettivo per affermare i profondi valori di questa ricorrenza. La luce dell’identità, in luoghi che hanno rappresentato per secoli oblio e rimozione.
“Non ho potuto fare a meno di pensare come il miracolo di Chanukkah si rinnovi ogni volta che gli ebrei sentono il bisogno di cercare dell’olio puro per accendere, nel Tempio liberato dagli idoli, la lampada eterna che testimonia la vita del popolo ebraico” dice il rav Roberto Della Rocca, che sta guidando un viaggio di Kesher in Puglia e che ha acceso ieri a Trani la chanukkiah insieme al rabbino capo di Napoli Umberto Piperno. “Nonostante le circostanze avverse accendiamo il nostro lume, duri quel che duri, e trani l’olio che sembra sufficiente per un solo giorno durerà per otto giorni: il tempo per preparare altro olio per un futuro più lungo e più certo. Come se il miracolo fosse quello di trovare la luce e farla bastare per sempre; il miracolo – scrive rav Della Rocca nel suo aleftav odierno – è vivere e scommettere sulla vita”.
Ha affermato ieri il presidente della Comunità ebraica veronese Bruno Carmi: “La festa di Chanukkah ci insegna che non dobbiamo rinunciare ad essere noi stessi. Nessuno deve rinunciare alla propria identità culturale perché, come ci ricorda anche la storia della Torre di Babele, un mondo giusto non è quello dove tutti siamo uguali, omologati nei comportamenti, nella lingua, nel credere a una verità assoluta e nel volerla imporre agli altri”.
“Le tenebre, il buio e la negatività sono ancora minacciose e presenti nella nostra società. Cercano di distruggere e annientare i nostri valori, i principi essenziali di esistenza di tutte le nazioni sono tormentate da correnti esterne e buie. Chanukkah rassicura e risponde a tutte le questioni, a tutti i dubbi e i timori: una piccola luce – dice il rabbino capo Yosef Labi – caccia tanta oscurità”.
(Nelle immagini le accensioni di Trani e Verona)
(8 dicembre 2015)