…aperture
Mentre assistiamo alle idiozie di un Donald Trump in cerca di visibilità come un tossicodipendente della propria dose quotidiana, cerchiamo di concentrarci sulle cose più serie.
Ho trovato molto importante l’incontro fra Netanyahu, Kerry e Hillary Clinton sul futuro di Israele e Palestina.
Non è da trascurare questa simile ripresa dell’ipotesi dei due Stati, l’unica, a mio parere, a poter garantire una certa stabilità nella zona per il prossimo futuro. Oltre ad essere la sola a poter andare incontro alle rispettive rivendicazioni nazionali ed identitarie.
Conosciamo tutti Bibi e non ci stupiamo della sua clamorosa retromarcia rispetto alla bassissima propaganda del periodo elettorale (non arriviamo a Trump, ma a Berlusconi ci siamo avvicinati), preferiamo concentrarci sulle vie che si aprono. Sembra sempre più certo che per discutere di Medio Oriente, se mai si riuscirà a farlo in modo serio, bisognerà attendere l’uscita di scena di Barack Obama, certo gestendo l’enorme eredità iraniana che ha lasciato sul piatto.
Davide Assael, ricercatore
(9 dicembre 2015)