…paura
Dopo il voto francese di domenica scorsa con frequenza mi è capitato di ripensare alla prima lezione che ho ascoltato all’Università Ebraica di Gerusalemme tenuta da George L. Mosse.
Il tema era il voto degli ebrei tedeschi alle elezioni del gennaio 1933. Mosse con la sorpresa di molti, me compreso, rifletteva sulla razionalità del voto di una parte di minoranza, ma non sparuta, degli ebrei tedeschi per Hitler. Il problema, sosteneva Mosse, non era che non sapessero chi era Hitler, era che avevano più paura degli ebrei polacchi, che avvertivano come una minaccia, che non di Hitler. Così scelsero di respingere quello che ritenevano la causa principale della loro paura affidando le loro sorti a quello che ritenevano essere il “male minore”. La paura non è mai una buona consigliera.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(13 dicembre 2015)