Ticketless – Appelli
Non mi è mai piaciuto firmare appelli, ho già avuto occasioni di scriverlo su Ticketless: le rare volte in cui ci sono cascato mi sono pentito. Così non mi è mai piaciuto partecipare a cene per raccogliere fondi.
Questa settimana però, in due occasioni, a breve distanza una dall’altra, sono stato tentato di disobbedire alla regola che mi sono imposto. Nel primo caso, scriverei io stesso un appello per vedere se riusciamo a convincere Farinetti e i suoi collaboratori di Eataly di smetterla. L’iniziativa va avanti ormai da parecchio tempo e puntuale si ripresenta alla vigilia di ogni Giorno della Memoria. Ogni anno, per finanziare viaggi di studenti, ad Auschwitz ecco saltare fuori una sontuosa cena a Torino (chi non crede alle mie parole è pregato di cliccare qui).
Il secondo appello esiste già, è stato lanciato il 27 gennaio del 2015. Potrei sbagliarmi, ma non mi risulta che abbia avuto un seguito, né in rete né fuori. Eppure di riforma della Costituzione si è discusso negli ultimi 365 giorni, tutti i santi giorni nessuno escluso… È stato scritto, l’appello, da alcuni stimabili professori della Sapienza e indirizzato al Presidente del Senato Grasso, perché si faccia carico di un piccolo, ma essenziale ritocco alla nostra Costituzione, per la precisione all’art. 3. Si chiede, sommessamente, di eliminare, come già è stato fatto da tempo in Francia, dove era presente una frase analoga, la parola ‘razza’ e di sostituirla con un vocabolo adeguato alla cultura democratica. Se Farinetti invita a cena i prof. della Sapienza, vado di corsa ad applaudirli.
Alberto Cavaglion
(16 dicembre 2015)