Sapori – La cucina ebraica conquista la tv Usa
Non è festa senza i rugelach
Che cosa ci fanno dei rugelach, con i loro inconfondibili profumi di cannella e suoni yiddish, tra panpepato e tiramisù in versione natalizia? È quello che succede quando una pasticcera ebrea partecipa a un talent show culinario dedicato alle feste, come un Masterchef in cui essere tutti più buoni (per l’orrore di Joe Bastianich). Si tratta di “The Great Holiday Baking Show”, in onda sul canale statunitense Abc, un format britannico dedicato completamente alla magia invernale, alla cui finale di stasera è arrivata Lauren Katz, che con il Natale ha sempre avuto ben poco a che fare ma nonostante questo sembra essere favorita per la vittoria contro i suoi due avversari.
“The Great Holiday Baking Show” è la trasposizione americana del conosciutissimo “The Great British Bake Off”, che i giornali inglesi non hanno mancato di recensire con altezzosità pavoneggiandosi della loro superiorità british, ma in generale si è rivelato una formula vincente. A condurlo sono stati chiamati Nia Vardalos (l’indimenticabile Toula de ‘Il mio grosso grasso matrimonio greco’) e suo marito Ian Gomez (sempre per gli appassionati delle vicende della famiglia Portokalos, l’attore che interpreta il migliore amico di Ian), mentre i giudici erano la regina culinaria della tv inglese Mary Berry e lo chef televisivo newyorkese Johnny Iuzzini, di cui Katz ha detto che erano tutti “molto positivi“. Il talent è durato quattro puntate, centrate ognuna su una specialità diversa, ovvero biscotti, torte e infine pasticcini. Lauren, che vive in Virginia con suo marito e i loro tre figli, ha parlato fin dal primo episodio della sua identità ebraica senza alcun timore di essere svantaggiata, e alla prova dei fatti non lo è stata. Anzi, tra i biscottini per addobbare l’albero di Natale e la torta per il cenone, si è conquistata con agio per ben due episodi il titolo “star baker”, una cosa come “pasticcera stellata”. “Ci si sente proprio bene a essere una pasticcera stellata per due settimane di fila, e credo che tutta la mia famiglia diventerà matta quando lo verrà a sapere, saranno fierissimi”, aveva dichiarato al termine della seconda puntata.
Del resto sono state proprio le sue tradizioni a fornirle la giusta ispirazione, e Katz ha fatto della sua identità ebraica il suo inaspettato asso della manica. Quando nella prima puntata la sfida dei concorrenti consisteva nel riproporre una ricetta tipica della loro famiglia, Lauren ha infatti tirato fuori quella dei rugelach, conquistando i giudici al primo colpo. Poi quando era il momento di sfoderare tutta la creatività per preparare una casetta di panpepato, la sua era a forma di pagoda cinese, in onore del tipico modo di passare il 25 dicembre degli ebrei statunitensi, che in assenza di altri intrattenimenti fanno la fortuna dei ristoranti cinesi, gli unici aperti. Lauren ha condiviso la sua esperienza personale: “Ogni anno a Natale, con la mia famiglia e qualche altra di amici ebrei, andiamo a mangiare al cinese“, ha raccontato in onda per esplicitare il significato della sua creazione. E poi, per tutto il programma, per addolcire i suoi piatti ha inframmezzato la preparazione naturalmente con paroline in yiddish, un tocco di saggezza ebraica montata a neve.
f.m. twitter @fmatalonmoked
(21 dicembre 2015)