…liste

Qualcuno si ritrova per l’ennesima volta nelle liste antisemite neonaziste, ora trasformate in liste islamiche/islamiste. Naturalmente si è in bella compagnia, con decine e decine di altri eletti, ebrei o scambiati per ebrei, vivi o scambiati per vivi. Il fastidio è epidermico e non solo, anche perché certa stampa locale, non avendo notizie più succulente sulle quali imbastire il numero del giorno, fa esplodere la notizia senza pensare ai danni che ne possono derivare a chi già subisce il disagio di sentirsi ‘osservato’ da occhi estranei e ostili.
Ti chiedi se mai, ai corsi di giornalismo, si parli di etica professionale o di semplice coscienza individuale. Ti rispondi che evidentemente no. L’importante è riempire la pagina, a qualsiasi costo. Anche a spese altrui, se necessario. Poi ci sono gli spiriti burloni, e si tratta di amici che, numerosi, ironici o meno, si rammaricano sui social network di non essere importanti al punto da essere stati inclusi anche loro nella deprecabile lista. Ovviamente ci stanno scherzando sopra. E tu speri dal profondo del cuore che sia davvero così.

Dario Calimani, anglista

(22 dicembre 2015)