UK – Limmud, ebraismo a confronto

mirvis-sera Sono numeri da record quelli della trentacinquesima edizione del convegno annuale del Limmud International, la cinque giorni di lezioni, laboratori, performance e molto altro legati all’apprendimento dell’ebraismo. L’evento, soprannominato da alcuni come “la madre di tutte le conferenze”, prende il via in queste ore a Birmingham, a pochi chilometri da Londra. Più di 2700 partecipanti, da 80 paesi diversi e oltre 1100 eventi, il tutto all’interno di una nuova sede rispetto al passato. Tra le centinaia di oratori anche la giornalista della redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Rossella Tercatin, che terrà quattro sessioni relative alla realtà ebraica italiana e al mondo dell’informazione.
Il Limmud è stato fondato nel 1980 da 75 esperti nel campo dell’educazione che si sono riuniti per un weekend. L’idea era che ognuno dovesse essere allo stesso tempo sia insegnante sia studente. Un modello tuttora alla base della manifestazione, seppur oggi le proporzioni sono di certo cambiate. Alla conferenza, organizzata quasi per intero da volontari, sono ammessi tutti, persone di ogni provenienza geografica, età, denominazione, professione – e tutti possono essere sia oratori sia ascoltatori. “Il modello inter-comunitario, multi-generazionale e basato sul volontariato del Limmud continua ad attirare una quantità sempre maggiore di persone che colgono l’opportunità di andare verso la prossima tappa del loro percorso ebraico”, ha dichiarato soddisfatto il nuovo presidente dell’organizzazione David Hoffman.
I temi delle sessioni sono i più disparati, dalle lezioni di Talmud ai laboratori di musica o yoga, da proiezioni di film a performance danzanti, da percorsi storici a discussioni sul mondo dell’attualità, da attività per i bambini a seminari per riscoprire la propria identità ebraica. Non importa quanto siano tradizionali o inconsueti, seri o leggeri, l’importante è che si parli di ebraismo. Sono ad esempio strettamente legati alla realtà italiana quelli proposti dalla giornalista UCEI Rossella Tercatin, protagonista di tre lezioni e un dibattito con altri giornalisti intorno al modo in cui Israele viene raccontato dai media internazionali. Il rapporto dell’Italia con lo Stato ebraico sarà al centro di un altro dei quattro momenti di confronto con Tercatin, che esaminerà come questo sia cambiato con la visita del Premier Matteo Renzi alla Knesset dello scorso giugno, durante la quale lo stesso Renzi aveva sottolineato quanto il legame tra Israele e Italia sia inscindibile. Le Comunità ebraiche italiane saranno infine protagoniste degli altri due incontri, in cui verrà esaminato il loro rapporto con la Chiesa ma sopratutto il loro ruolo nella storia italiana.

f.m. twitter @fmatalonmoked

(Nell’immagine, il rabbino capo del Commonwealth Ephraim Mirvis al Limmud del 2013)

(27 dicembre 2015)