volontà…

All’inizio della Parashà di Wa-Erà Ha-Qadòsh Barùkh Hu ricorda a Moshè di esserSi già maifestato ad Avrahàm, ad Itzchàq e a Ya’aqòv. Rashì spiega che si tratta degli “Avòth”, termine che designa i Patriarchi. Ma così non capiamo che cosa venga a spiegare Rashì: che Avrahàm, Itzchàq e Ya’aqòv siano i nostri Patriarchi lo sappiamo senza bisogno che ce lo spieghi!
Il Chathàm Sofèr propone una lettura un po’ diversa: egli fa derivare il termine “avòth” dalla radice del verbo “avà”, desiderare, accettare. A Moshè che Gli riferiva i suoi dubbi e i dubbi del popolo dopo la reazione del Faraone alle loro richieste, Ha-Qadòsh Barùkh Hu gli ha fatto presente che Lui Si manifesta a chi Lo desidera, a chi vuole la Sua vicinanza.
In questa spiegazione il Chathàm Sofèr riprende ciò che aveva detto Maimonide a proposito dell’espressione “Ehyè ashèr Ehyè”, che abbiamo visto nella Parashà della scorsa settimana: “Io sono con chi vuole che Io sia con lui”.

Elia Richetti, rabbino

(7 gennaio 2016)