correzione…
I brani biblici del libro dell’Esodo che trattano dell’intervento di Dio in Egitto attraverso l’uso delle piaghe mostrano scelte di azione diverse: dal Nilo che diventa sangue, alla piaga delle rane, della grandine, delle pesti, del buio… interventi naturali, sovrannaturali, distinti e diversificati. Immutabile e duro il cuore del faraone, uguale a se stesso, né distinto, né diversificato, nutrito da costante ignobile albagia. Dio sceglie la strada dell’intervento in nome del bene attraverso elementi che mutano, sono capaci di adattamento e di elevazione della natura a livelli diversi. Il male non muta mai. Granitico e fermo, si mescola nella natura, nello stato ‘buono’ dell’esistenza, ma si riconosce perché è fedele alla propria natura crudele.
Il chassidismo ci insegna che per separare male e bene così mischiati nell’esistenza bisogna operare intervenendo nel mondo con un tikkun, una correzione, un agire morale al di là della pratica, un intervento etico che sublimi il male e lo elevi e lo renda inutile. Perché il male non va sconfitto, va reso inutile nel suo esistere. Ed il male, seppur nascosto dietro il bene si riconoscerà sempre: è quell’ elemento distruttivo che non ha altro scopo in essere se non la propria inalienabile e faraonica conservazione nei secoli.
Pierpaolo Pinhas Punturello
(15 gennaio 2015)