Memoria viva, la sfida si rinnova
La sfida è tracciata. Una Memoria viva, consapevole, vigile. Che aiuti a comprendere il passato e che al tempo stesso permetta di costruire, da cittadini liberi, il futuro.
L’attualità di questo impegno è stata più volte evocata in occasione del tradizionale Viaggio della Memoria organizzato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il supporto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un viaggio particolarmente intenso, segnato in queste ore dalla firma di un nuovo documento congiunto, nella sinagoga Tempel di Cracovia, che conferma la bontà del percorso avviato e annuncia il prossimo varo di nuovi strumenti didattici a beneficio di insegnanti, formatori e studenti.
“Essere qui è un atto di scuola. Perché la conoscenza è la garanzia affinché eventi tragici come la Shoah non si ripetano” dice il ministro Stefania Giannini prima di apporre la propria firma sul documento, siglato anche dal presidente UCEI Renzo Gattegna, che riconosce gli ottimi risultati “ottenuti in questi anni di collaborazione”. La Memoria ci rende vigili e pronti a difendere la dignità umana. Per questo, dice il ministro, “abbiamo bisogno di trasmetterla alle nuove generazioni”.
Intervenendo alla Tempel, la presidente della Camera Laura Boldrini ricorda come il passaggio dalle parole alla violenza “sia breve” e ribadisce l’importanza di “non sottovalutare battute e provocazioni razziste”.Perché crimini indicibili non hanno mancato di verificarsi anche dopo la Shoah. E, sottolinea Boldrini, “neanche troppo lontano dalle nostre coste”. Il rav Roberto Della Rocca invita quindi ad andare oltre le emozioni e a tradurle in impegno concreto. “Non siamo qui per commuovervi e indurvi alla commiserazione. Siamo qua – afferma – affinché impariate a rifiutare l’indifferenza”.
Accanto ai ragazzi, che questa mattina hanno condotto nell’inferno del lager nazista assieme allo storico Marcello Pezzetti, direttore scientifico del Museo della Shoah di Roma, gli infaticabili Testimoni Sami Modiano e Andra e Tatiana Bucci. Nelle loro parole tutta l’attualità della Memoria, tutto il suo peso e significato nella contemporaneità. “Ragazzi, domani vedrete cose terribili. Dovete scolpirle nella vostra testa e fare in modo che non si ripetano più”, l’invito di Modiano alla vigilia della visita.
Coinvolti nel viaggio, cui partecipa anche una delegazione di esponenti della comunità rom e sinti, anche l’assessore UCEI Victor Magiar; l’ambasciatore Sandro De Bernardin; lo storico Alberto Melloni; Anna Nardini, coordinatrice per le attività sulla Memoria di Palazzo Chigi; Marika Venezia, compagna di una vita dell’indimenticabile Shlomo.
Gli studenti recepiscono ogni parola e sui loro volti si manifesta una viva emozione quando, questa mattina, varcata la soglia di Birkenau, ore di studio e approfondimento sui libri diventano esperienza concreta. La terribile Bahnrampe, i resti del Krematorium; quelli del Kinderblock. Le parole dei Testimoni. E ancora, struggente, il suono dello shofar che si libra nell’aria.
a.s twitter @asmulevichmoked
(19 gennaio 2016)