Cracovia – La firma del protocollo Miur-UCEI
L’Italia e l’impegno per la Memoria
“La collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ci vede particolarmente orgogliosi. La Memoria ci rende vigili e pronti a difendere la dignità umana. Per questo abbiamo bisogno di trasmetterla alle nuove generazioni”, ha dichiarato Stefania Giannini a Cracovia. Alla sinagoga di Tempel, durante il Viaggio della Memoria in corso in queste ore, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il presidente dell’UCEI Renzo Gattegna (nella foto ufficiale del Miur) hanno firmato un nuovo accordo per portare avanti insieme il lavoro sulla didattica e sulla formazione dei docenti. Il progetto Miur-Ucei rinnova il reciproco impegno a proseguire nella diffusione della conoscenza della Shoah nelle scuole italiane, in un programma operativo articolato: sono previste la diffusione di progetti educativi e didattici sulla Shoah, anche attraverso una Summer school per insegnanti e la creazione di un Osservatorio Nazionale per l’elaborazione di iniziative mirate e la ricognizione di quelle in corso, con l’obiettivo di creare un portale on line per la condivisione delle informazioni.
“Il Viaggio della Memoria – ha sottolineato Gattegna – è forse la più importante ma non è certo l’unica delle attività organizzate con il Ministero, con il quale l’Unione ha una proficua collaborazione che va avanti da anni”. Sono molte infatti le iniziative congiunte dei due enti, che da tempo portano avanti l’idea di una Memoria viva, consapevole, vigile, che non solo aiuti a comprendere il passato, con attività didattiche a tutti i livelli, ma che porti a riflettere sul presente. La presidente della Camera, Laura Boldrini ha ricordato come il passaggio dalle parole alla violenza sia breve e ribadito l’importanza di non sottovalutare battute e provocazioni razziste. Al Viaggio della Memoria partecipano anche lo storico del Cristianesimo Alberto Melloni e l’ambasciatore Sandro De Bernardin, recentemente nominato capo della presso l’International Holocaust Remembrance Alliance, la rete intergovernativa che impegna 31 paesi al più alto livello proprio sui temi dell’educazione e della formazione a partire dalla memoria della Shoah. De Bernardin, intervistato da Pagine Ebraiche, ha dichiarato che “È importante che la Shoah continui ad essere percepita come una tragedia attuale, con agganci forti sulla realtà di oggi. E che questo sia chiaro soprattutto ai gentili”.
Tra poche settimane il segretario generale dell’IHRA sarà in Italia, per incontrare il ministro Giannini e progettare insieme i prossimi passi da fare., in un riconoscimento sia del ruolo che della competenza dell’Italia, e della sua tradizione ormai consolidata di formazione degli insegnanti, anche in collaborazione con lo Yad Vashem, che da molti anni produce risultati di ottimo livello. E che con l’accordo appena firmato non può che migliorare ancora.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(19 gennaio 2016)