Gattegna, Giannini e Boldrini in Polonia Al lavoro per la Memoria viva
L’atmosfera è solenne, l’emozione corre sui volti dei ragazzi.
Auschwitz, spiazzo delle esecuzioni: ultima tappa del Viaggio della Memoria organizzato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il supporto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La deposizione di una corona in ricordo delle vittime dell’abominio nazifascista conclude una intensa due giorni di appuntamenti e di confronto con i Testimoni della Shoah.
Accanto al presidente dell’Unione, Renzo Gattegna, marciano il ministro Stefania Giannini e la presidente della Camera Laura Boldrini, che insieme evocano le diverse tappe dell’abisso concentrazionario ma anche lo straordinario esempio di coraggio e umanità offerto dai sopravvissuti.
“L’obiettivo che ci siamo posti è quello di rafforzare una generazione di studenti consapevoli di ciò che accadde non molto tempo fa in Europa. Una sfida che richiede pazienza, ma che ha una solida base nella collaborazione instaurata in questi anni col ministero. Questa – sottolinea il presidente Gattegna – è una prova tangibile del lavoro che è stato svolto”.
Parole che arrivano a suggello del nuovo protocollo siglato il primo giorno nella sinagoga Tempel di Cracovia attraverso cui UCEI e ministero confermano l’impegno di formazione del recente passato lo arricchiscono con nuove iniziative, nuovi stimoli, nuovi obiettivi.
Le commoventi testimonianze di Sami Modiano e delle sorelle Tatiana e Andra Bucci accompagnano oltre un centinaio di studenti da tutto il paese in questo viaggio. Con loro anche l’assessore UCEI Victor Magiar; gli ambasciatori Sandro De Bernardin e Alessandro De Pedys; lo storico Alberto Melloni; Anna Nardini, coordinatrice per le attività sulla Memoria di Palazzo Chigi; Marika Venezia, per una vita compagna dell’ex sonderkommando Shlomo.
“Credo che i 130 studenti che hanno avuto il privilegio di ascoltare Sami Modiano, Tatiana e Andra Bucci, deportate ad Auschwitz all’età di 4 e 6 anni, da oggi cambieranno il loro modo di vedere” afferma la presidente Boldrini. Mentre il ministro Giannini ribadisce che “essere qua è un atto di scuola” e che la conoscenza “è la garanzia affinché eventi tragici come la Shoah non si ripetano”.
Da Cracovia a Birkenau e infine ad Auschwitz: il Viaggio della Memoria è per molti un pugno nello stomaco, un vero e proprio spartiacque di consapevolezza. Scrive uno studente nella pagina Facebook creata per l’evento e gestita direttamente dai ragazzi: “L’arrivo è stato di forte impatto, ci hanno accolto freddo e neve ma le dure condizioni meteorologiche non sono riuscite a ghiacciare le forti emozioni che ci hanno accompagnato per tutto il percorso”.
Un percorso che non si esaurisce nel viaggio ma si rinnova proprio in queste ore, a Roma, con la piantumazione di un ulivo (donato dal Keren Kayemeth LeIsrael) in ricordo degli insegnanti e degli studenti ebrei espulsi dalle scuole dopo la promulgazione delle Leggi Razziste.
Presenti alla cerimonia, oltre al ministro Giannini e al consigliere UCEI Magiar, anche la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, il rabbino capo Riccardo Di Segni, il Testimone Piero Terracina, l’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò, l’ambasciatore israeliano in Italia Naor Gilon, il presidente del KKL Italia Raffaele Sassun e la dirigente scolastica Micaela Ricciardi.
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(20 gennaio 2016)