Firenze – Nove voci per la Memoria
Nove voci. Nove voci per il coraggio. Nove voci per ricordarci l’attualità di una lezione.
“Voi che vivete sicuri. Accoglienza e respingimenti ieri e oggi”. Questo il titolo del grande evento organizzato dalla Regione Toscana in occasione del Giorno della Memoria con protagonisti nove Testimoni della barbarie nazifascista – ebrei, internati militari e perseguitati politici. Da Piero Terracina alle sorelle Andra e Tatiana Bucci (che nel pomeriggio riceveranno la cittadinanza onoraria di Firenze in Palazzo Vecchio). Da Vera Jarach Vigevani a Kitty Braun.
L’appuntamento è per la mattina del 27 gennaio al Palamandela, scenario ogni due anni di un grande incontro tra sopravvissuti e studenti che richiama migliaia di giovani da tutto il territorio (8mila le presenze attese per mercoledì prossimo).
Una sfida che si rinnova, un impegno cui nessuno può sottrarsi. Come hanno ricordato questa mattina in conferenza stampa il governatore della Toscana Enrico Rossi e l’assessore alla Cultura Monica Barni, illustrando il denso calendario di iniziative.
Duecento le iniziative disseminate su tutto il territorio in questi giorni di Memoria. E 120 le scuole secondarie di secondo grado che hanno aderito all’evento del Palamandela, insieme a oltre un centinaio di studenti universitari.
Un impegno, è stato spiegato, che è condotto nella consapevolezza che l’incontro con le storie dei Testimoni, con persone che al tempo del nazifascismo non riuscirono, anche nell’indifferenza dei più, a mettersi in salvo dalle persecuzioni e della deportazione, possa rafforzare nei giovani “il principio della responsabilità individualità e collettiva”.
Filo conduttore è infatti l’affermazione della cultura dell’incontro e dell’accoglienza, e soprattutto del rispetto della dignità umana. Un tema quanto mai attuale, anche in relazione allo sforzo profuso in questi ultimi mesi sul fronte dell’emergenza profughi.
“Il nostro è un modello che funziona. Un lavoro all’insegna della consapevolezza storica, che mette in relazione in modo non retorico e continuativo insegnanti, studenti e sopravvissuti. Come mi piace ricordare, in Toscana è un tema vivo 365 giorni all’anno” sottolinea l’ex consigliere comunale Ugo Caffaz, cui si deve anni fa l’ideazione dei Treni della Memoria. Iniziativa che ha fatto poi scuola in tutta Italia.
In occasione della conferenza stampa è stato inoltre presentato l’ebook che raccoglie parole, immagini e voci dei partecipanti all’ultimo viaggio ad Auschwitz-Birkenau, realizzato dall’agenzia di informazione della giunta regionale Toscana Notizie.
(Nell’immagine un precedente meeting al Palamandela)
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(22 gennaio 2016)