Qui Roma – Toscanini, le radici del coraggio

23911420953_53869fb19f_zÈ stato piantato questa mattina nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica di Roma,il giovane albero di sughero donato dalla Presidenza della Repubblica. Ricorderà a tutti coloro che lo vedranno crescere come Arturo Toscanini abbia mostrato al mondo che reagire contro fascismo e nazismo era possibile. Non era solo un grandissimo direttore d’orchestra ma come hanno ricordato le organizzatrici del Concerto della Memoria, che si terrà il 27 gennaio a pochi metri dalla pianta da poco messa a dimora, è stato soprattutto un uomo che ha saputo opporsi alle leggi razziste. Il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha partecipato alla cerimonia insieme al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, ha voluto ricordare ai presenti il valore simbolico di un simile gesto, fatto pensando al futuro, e sopratutto a quei giovani che negli anni a venire avranno l’occasione di conoscere una simile straordinaria figura. “È importante oggi non dimenticare, e la musica è capace di arrivare ai cuori di tutti. Musica e cultura non sono e non devono essere strumenti di 24538307895_a96fa04da9_zdivisione bensì l’unica vera arma in mano a chi non accetta il ricatto del terrore e della paura”.  Il valore della musica come testimone ideale per ribadire valori etici e morali è stato sottolineato anche da Michele dall’Ongaro, sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. È stata Viviana Kasam, organizzatrice del concerto insieme a Marilena Citelli Francese, a raccontare ai presenti il percorso effettuato con i concerti della Memoria, dal suono dei violini sopravvissuti alla musica composta nei lager fino alla storia straordinaria di cui si è reso protagonista Toscanini, primo direttore e sostenitore di quella che sarebbe diventata la Israeli Simphony Orchestra, una storia raccontata nel dossier speciale “Toscanini, la musica della libertà che dopo essere stato pubblicato con il numero di gennaio di Pagine Ebraiche verrà distribuito in una versione ampliata al pubblico del Concerto della Memoria. Per Renzo Gattegna la figura del  grande musicista è stata tra gli esempi più alti di umanità nel Novecento italiano ed europeo: “In un’epoca segnata da totalitarismi e diffusa indifferenza la sua fu infatti una scelta di coraggio, ispirata dalla consapevolezza di poter rappresentare un esempio per milioni di persone in tutto il mondo. Il Maestro è stato un garante di valori profondi quali altruismo, coerenza, dignità. Un convinto antifascista, fu un vero e proprio combattente per i diritti umani e per la democrazia”. Per testimoniare il proprio convinto sostegno erano in sala anche Gabriele Nissim, presidente di Gariwo – Foresta dei Giusti, e il direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli, che ha confermato che il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai 5, il 27 gennaio, Giorno della Memoria.

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(22 gennaio 2016)