Scuola, conoscenza e responsabilità per la Memoria
La Memoria rende vigili e pronti a difendere la dignità umana. Conoscenza significa anche avere consapevolezza dei dati storici, una chiara conoscenza del passato e saper tenere desta l’attenzione su quello che potrebbe accadere. Libertà e democrazia sono valori che dobbiamo conservare e rilanciare con forza, e partecipare a un viaggio della Memoria, visitare Auschwitz e Birkenau non è solo fare un atto di conoscenza, è fare scuola. Perché fare scuola è proprio questo, è formare ogni giorno una consapevolezza individuale e collettiva dei fatti del passato, che serva a capire il presente e ad affermare i nostri valori nel futuro. Per questo abbiamo firmato una nuova versione dell’accordo fra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per portare avanti insieme il lavoro sulla didattica e sulla formazione dei docenti. Ho conosciuto Renzo Gattegna, presidente dell’UCEI, proprio durante una visita allo Yad Vashem, un’occasione in cui si rifletteva con un gruppo di studenti universitari sull’importanza della conoscenza e della Memoria, non solo per rendere vivo un segmento drammatico del passato ma sopprattutto di dare un senso alla conoscenza di quanto è stato, e per proiettarsi nel futuro. Abbiamo ora rinnovato il reciproco impegno a proseguire nella diffusione della conoscenza della Shoah nelle scuole italiane, un programma articolato di progetti educativi e didattici. È fondamentale ricordare l’importanza dei valori fondanti della libertà e dell’uguaglianza, che ci tengono uniti in un perimetro in cui tutti ci riconosciamo. Io credo che conoscenza, responsabilità e scuola tutti i giorni, in un lavoro che già si svolge quotidianamente lontano dai riflettori, siano la garanzia che non si perderà memoria di questa parte della storia europea, né del coinvolgimento italiano. Per fare sì che l’Europa e l’Italia di domani siano luogo di pace, diritti e libertà, un luogo in cui la scuola ha schiena dritta e sa difendere i propri valori.
Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Sinagoga di Tempel, Cracovia, 18 gennaio 2016