Venezia, la sfida dell’accoglienza
Cultura. Accoglienza. Cultura dell’accoglienza.
Sfide che si intrecciano all’interno del pacchetto di progetti ideati dall’Associazione Veneziana Albergatori in occasione dei 500 anni del Ghetto, l’evento più significativo in questo 2016 per la città lagunare.
Estremamente articolata, l’offerta – realizzata in collaborazione con il comitato “I 500 anni del Ghetto di Venezia” e presentata oggi in conferenza stampa a Roma, in una sede del Monte dei Paschi di Siena – permetterà di inquadrare l’appuntamento non soltanto da un punto di vista storico ma anche attraverso iniziative che mettano in contatto il visitatore con la Venezia ebraica di oggi. E quindi con le sue passioni, i suoi stimoli, la sua vita quotidiana.
“La nostra è una Comunità che può offrire tanto, sia per le sue specificità storico-culturali, sia per quello che è oggi il suo impegno sul fronte dell’accoglienza” ha sottolineato il rabbino capo Scialom Bahbout, ricordando come la sfida sia quella “non di rimanere nel Ghetto, ma di uscirne”.
A presentare il pacchetto anche Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione Veneziana Alberghieri; la consigliera Hotel Cinque Stelle dell’associazione Lorenza Lain; il responsabile dell’ufficio commerciale per l’Area Antoneveneta del Monte dei Paschi di Siena Angelo Lombi; i due soci del ristorante casher comunitario Sylvie Menasché e Bruno Santin.
(25 gennaio 2016)