Qui Trieste – “Insieme, uniti e solidali”

ser“La volontà di dare compiuta esecuzione al mandato di rappresentanza della comunità regionale e la mia personale convinzione mi spingono, nella ricorrenza del Giorno della Memoria, a trasmettere per suo tramite alla Comunità ebraica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia la ferma adesione delle istituzioni regionali ai principi di fraternità, tolleranza e convivenza. Sono i principi universali che vennero calpestati scientificamente quando l’ideologia nazista, con uno stravolgimento aberrante, elesse il popolo ebraico a vittima sacrificale, costruendo su questa follia un progetto di annientamento che ancora oggi solo a stento riusciamo a concepire”.
E’ quanto scrive la governatrice del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani in un messaggio inviato al presidente della Comunità ebraica triestina Alessandro Salonichio in occasione del Giorno della Memoria.
“Vorrei dire a lei e a tutti i nostri concittadini ebrei – prosegue Serracchiani – che la Shoah è stata un lungo momento di accecamento della nostra civiltà, che una violenza così atroce ha lasciato tracce indelebili nella coscienza collettiva, e che si è inciso nei cuori e nelle leggi un divieto incrollabile al ripetersi di simili delitti contro l’umanità. Vorrei dire a Lei e a tutti i nostri concittadini ebrei che siete tutti al sicuro, che l’Italia è il vostro Paese e difenderà sempre il vostro diritto all’identità della vostra fede e delle vostre tradizioni. Vorrei anche dire che l’obbrobrio della complicità fascista nell’esecuzione della strage del popolo ebraico ha generato qui solidi anticorpi al rischio di una nuova contaminazione razzista e antisemita. Vorrei ricordare tutte le forme di ‘diversità’ perseguitate e annientate nei campi di concentramento in Europa, e unire a questo ricordo l’omaggio agli anche più umili e oscuri atti di coraggio che aiutarono a salvare una vita. Vorrei dire tutto questo ed altro, a conforto di una memoria tuttora dolente e a riparazione di un delitto senza riparazione”.
Mi trattiene il rispetto, sottolinea Serracchiani, “verso chi è scomparso e forse più ancora il pudore nei confronti dei sopravvissuti che, dopo aver attraversato un lago di fuoco, devono ancora subire l’offesa del negazionismo o lo sfregio di monumenti e luoghi di culto, i gesti assassini dei terroristi”.
Viviamo tempi difficili, si ricorda ancora, “in cui l’attacco a un sistema di vita fondato sul rispetto reciproco è guidato e preordinato, a creare il caos e a generare sgomento e debolezza”. E gli ebrei sono ancora una volta presi a bersaglio nel cuore d’Europa, “vittime di un totalitarismo religioso che altrove fa strage anche delle comunità cristiane.
Dalla civile, plurale e multireligiosa Trieste, da tutto il Friuli Venezia Giulia, dove il popolo ebraico ha radici profondissime e nutre patrimoni di cultura e laboriosità – conclude la governatrice – in questo Giorno della Memoria lanciamo un messaggio di incrollabile solidarietà delle istituzioni, che rinnovano l’impegno a ricordare la Shoah e a insegnare ai giovani di quanto male sia capace l’uomo, affinché lo fuggano e lo combattano.

(Nell’immagine Serracchiani con il presidente Salonichio e il rav Eliezer Di Martino)

(28 gennaio 2016)