Realpolitik

barbLunedì sera ero in sinagoga al Tempio di Via Guastalla (Milano), c’era un incontro molto interessante sulla Shoah, il genocidio armeno e il dialogo cristiano ebraico.
Negli stessi momenti Renzi e Mattarella ricevevano il presidente di uno Stato che vuole cancellare Israele dalle carte geografiche e che ogni anno, nel Giorno della Memoria, organizza un concorso per la migliore vignetta che infama e beffeggia la Shoah.
Il governo italiano è accorso ai piedi di questi assassini oscurantisti, ha tolto il vino dalla cena e ha coperto le statue del museo per non offendere l’ospite pagante.
Abbiamo cancellato la nostra Storia e conquiste civili per arraffare la pseudobenevolenza di uno Stato che vuole cancellare Israele, una teocrazia oscurantista che conosce l’impiccagione dei dissidenti, la falsificazione della storia, l’odio assassino nei confronti di una democrazia, l’appoggio concreto e incondizionato a terroristi sanguinari e l’oppressione della libertà di parola.
Sono stati ricevuti in una settimana che invece dovrebbe essere caratterizzata da alti valori morali ma tutto questo è stato dimenticato in cambio di una ignobile e vergognosa realpolitik. Ma, come diceva il Manzoni “il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare…”. Di fronte a scelte ignobili di questo tipo un governo dovrebbe prendersi la responsabilità di queste manifestazioni di subdola vigliaccheria invece nessuno ne parla, chi usa i twitter per esprimere idiozie, per raccontare balle stavolta fa il pesce in barile. Povera Eurabia e che figuraccia…quanto aveva ragione Oriana Fallaci!
Fiero di essere amico di un Paese fondato da sognatori che hanno cambiato il mondo, una democrazia basata su solidi e profondi valori morali e che sempre insegna che i sogni si possono realizzare grazie alla volontà e la convinzione delle proprie idee.
Un Paese modello per la qualità della sua ricerca scientifica, il dinamismo dei suoi imprenditori, per le nuove tecnologie utilizzate per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle persone, per lo sviluppo di nuovi farmaci, medical devices, tecnologie per la salute e soprattutto per l’alta qualità dei suoi ospedali dove tutti sono curati allo stesso modo, indipendentemente dalla propria fede religiosa, nazionalità. Cose che molti non vogliono sapere e ammettere.

Paolo Barbanti

(29 gennaio 2016)