Qui Roma – Family day, la smentita del rav
“Rav Riccardo Di Segni non ha partecipato né aderito alla manifestazione denominata Family Day, né ha inviato alcun messaggio”. È quanto si legge nella nota diffusa dalla Comunità ebraica di Roma appena terminato shabbat in risposta a quanto accaduto durante l’iniziativa organizzata al Circo Massimo. Nel corso della manifestazione contro le unioni civili infatti – e mentre era ancora in corso shabbat – era stata data lettura di una presunta lettera di adesione all’iniziativa del rabbino capo. “La vostra manifestazione è importante”, perché serve a sottolineare che non deve essere “stravolto” il concetto di famiglia “già carente di certezze”, le parole attribuite dagli organizzatori al rav e pronunciate dal palco dell’iniziativa indetta per affossare la legge Cirinnà in discussione in Parlamento cui hanno partecipato, accanto ad esponenti delle istituzioni e dell’associazionismo cattolico, anche gruppi apertamente estremisti, razzisti e omofobi.
In serata la spiacevole situazione è stata così commentata dalla Comunità ebraica romana: il rav non ha mandato alcun messaggio ai promotori, ma è stato qualcuno – “non autorizzato” – a citare impropriamente un messaggio inviato in occasione di un precedente evento. E comunque anche allora, riferisce la Comunità, le parole del rav non erano da intendersi come una adesione “ma come un invito al dialogo”.
(31 gennaio 2016)