Gerusalemme, l’odio alle porte
Due agenti di polizia israeliane e un giovane civile sono rimaste feriti in un attentato compiuto nei pressi della Porta di Damasco, a Gerusalemme, da tre terroristi palestinesi. Le due agenti, di 20 e 19 anni, versano in condizioni gravi mentre gli attentatori sono stati uccisi dalle forze di sicurezza presenti sulla scena. I tre terroristi, riportano i media locali, sono arrivati sul luogo dell’attentato armati di coltelli, armi da fuoco ed esplosivo. Insospettite dal loro atteggiamento, le agenti hanno chiesto ai tre di presentare i documenti e mentre uno dei palestinesi mostrava la sua carta di identità un altro ha aperto il fuoco, ferendole entrambe. “Questo è un attacco combinato, una questione seria, ed è stato sventato grazie alla vigilanza della polizia” ha dichiarato Assi Aharoni, portavoce della polizia di Gerusalemme. Aharoni ha dichiarato che senza la prontezza di intervento dimostrata in questa circostanza l’attacco terroristico sarebbe potuto risultare molto più grave.
Sul luogo dell’attentato sono stati trovati due esplosivi che sono stati immediatamente disinnescati dagli artificieri. I terroristi, tutti ventenni, provenivano dalla città di Qabatya, nel nord della Cisgiordania, e da Jenin.
(3 febbraio 2016)