Twitter, la lotta social al terrorismo

Schermata 2016-02-03 alle 15.26.47Sono 125mila i profili che Twitter ha deciso di sospendere perché minacciavano e promuovevano “atti terroristici, principalmente legati all’Isis”. Ad annunciarlo, lo stesso social network si è espresso contro un uso distorto del servizio. “Condanniamo l’uso di Twitter per promuovere il terrorismo e le nostre regole mettono in chiaro che questo tipo di comportamento, o di qualsiasi minaccia violenta, non è consentito”, afferma la multinazionale di San Francisco. Una presa di posizione chiara contro la propaganda del movimento terroristico del sedicente Califfato islamico, che in questi mesi ha sfruttato i social network per propugnare i propri slogan di odio e violenza ed attirare nuove leve. L’Isis non è l’unico ad aver sfruttato queste piattaforme per i propri scopi terroristici, come dimostra la retorica violenta sul web contro Israele, usata da movimenti come Hamas per incitare a colpire i civili e i soldati israeliani.
Il fronte degli abusi sui sociali network non riguarda in ogni caso solo il terrorismo, come ha sottolineano da Twitter. L’azienda ha infatti annunciato di aver aumentato il team che si occupa di rispondere alle segnalazioni connesse alle violazioni. L’obiettivo è quello di garantire da una parte agli utenti la libera condivisione delle proprie opinioni dall’altra arginare i contenuti offensivi o veri e propri comportamenti illeciti. Bilanciamento complesso da gestire e che sarà uno dei temi toccati nel corso dell’incontro “Sicurezza informatica, istruzioni per l’uso”, organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Milano e Polizia Postale questa sera nei locali della scuola ebraica milanese. Un’occasione di confronto per rappresentare al meglio le problematiche, i fenomeni e i comportamenti raccomandati e più opportuni per arginare i rischi sul web e limitare l’accesso alle informazioni più delicate.
si terrà l’incontro “Sicurezza informatica, istruzioni per l’uso”, dedicato proprio ad analizzare, valutare e avere delle risposte dagli esperti sulla gestione dei propri profili nella dimensione 2.0. Interverranno i due copresidenti della Comunità Milo Hasbani e Raffaele Besso, l’assessore alle Finanze UCEI Noemi Di Segni, il direttore della redazione giornalistica dell’Unione Guido Vitale, il dirigente della Polizia di Stato Salvatore Labarbera, il ricercatore del Cdec Stefano Gatti e l’esperto di sicurezza digitale Simone Tedeschi.

(8 febbraio 2016)