Shir Shishi – Retaggio
Haim Guri, il gran maestro della poesia israeliana moderna ha compiuto 94 anni e la sua penna è sempre innovativa e penetrante. Ha accompagnato la guerra d’Indipendenza, i reduci della Shoah, è stato cronista durante il processo Eichmann, scrittore, saggista, politico e filmaker. Vincitore del prestigioso Premio di Israele 1988, ha pubblicato recentemente la sua ultima fatica, “Bensì desiderassi ancora un poco di più”, disegnando domande di fede e di vita lasciate a noi in eredità. La poesia “Retaggio” risale al 1960.
Ultimo venne l’ariete.
E Abramo non sapeva che ‘era esso
la risposta alla domanda del fanciullo,
primizia del suo vigore nel giorno declinante.
Alzò la vecchia testa.
Vide che non stava sognando
E che l’angelo era lì –
Il coltello gli cadde dalla mano.
Il fanciullo liberato dai legami
vide la schiena di suo padre.
Isacco, raccontano, non fu sacrificato.
Visse lunghi anni,
vide il bene, finche’ il lume dei suoi occhi non si scurò.
Ma quell’ora la lasciò in retaggio ai figli dei suoi figli.
Nascono
con il coltello nel cuore.
(Traduzione: Ariel Rathaus)
Sarah Kaminski, Università di Torino