Sheva – International edition
Il Mercante torna nel ghetto

Schermata 02-2457434 alle 14.00.49Una nuova produzione de “Il Mercante di Venezia” è pronta a debuttare nel luogo in cui l’opera è idealmente ambientata: l’antico ghetto della città lagunare. Come raccontato al pubblico dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche, la Compagnia de’ Colombari è pronta a portare in scena il capolavoro di Shakespeare in Campo de’ Ghetto con un cast internazionale, tra gli altri Reg E. Cathey (House of Cards), Ned Eisenberg (Million Dollar Baby) e Linda Powell. Lo spettacolo è in programma dal 26 al 31 luglio. Del fascino che gli antichi ghetti ebraici continuano a esercitare, a Venezia e non solo, si occupa la rubrica Italics.
La Comunità ebraica di Mantova ha festeggiato il terzo Bar mitzvah in pochi mesi: a festeggiare è Alessandro Norsa, 13 anni, accompagnato nella cerimonia dal rabbino capo di Padova Adolfo Locci.
Prosegue poi il viaggio nella storia dell’ebraismo milanese: la Comunità compie nel 2016 150 anni, e guarda al futuro. Pagine Ebraiche intervista tra l’altro alcuni leader che raccontano le grandi sfide e opportunità, dalla gestione della scuola a quella delle diverse provenienze geografiche e culturali.
Nell’uscita odierna torna Daniela Fubini con il suo Double Life, che racconta gli appuntamenti che dall’estero accendono il mese di febbraio nella sua Tel Aviv, da Sanremo alle primarie americane e al Super Bowl. Rav Carucci invece, in francese per la sezione Bechol Lashon, parla dell’importanza della capacità di ascoltare, fondamentale sin dal momento del dono della Torah.
In francese è anche il pensiero raccolto dal direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, che cita il filosofo e pensatore Bernard-Henri Lévy. “Gli ebrei sono forti, ecco la verità. Sì. Innanzi tutto perché hanno, loro che sono sempre stati così soli, degli alleati solidi – a partire dai cristiani. Inoltre perché i loro nemici sono idioti, ignoranti, veri e propri ‘teste rapate del pensiero’ – niente a che vedere con le Céline o i Paul Morand, che possedevano, ahimè, una certa genialità. E poi perché sono forti, infine, di una forza interiore della quale gli antisemiti, di sinistra come di destra, non hanno la minima idea e che è la forza del loro spirito”.

Rossella Tercatin

(15 febbraio 201g)