Macellazione rituale, l’Olanda
verso nuove limitazioni
Il governo olandese ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove misure volte a limitare la macellazione rituale prevista dalle regole ebraiche e musulmane, tra cui un divieto di esportazione di carne casher e halal. Lo ha fatto sapere in queste ore – riporta la Jewish telegraphic Agency – il ministro dell’Agricoltura Martijn van Dam, inviando una lettera alla Tweede Kamer, una delle due camere del Parlamento.
Oltre al divieto sull’esportazione, le nuove misure porranno la produzione di carne casher e halal sotto il controllo di supervisori. Il loro compito – si legge nella lettera – sarà di “assicurare il rispetto dei requisiti legali in materia di benessere degli animali”, che in particolare riguarderanno il processo di macellazione senza precedente stordimento previsto sia dalla religione ebraica sia da quella islamica, e saranno i macelli stessi a dover sostenere i costi legati alla “presenza permanente di supervisori”. Questi ultimi proverranno della Netherlands Food and Consumer Product Safety Authority, un’organizzazione che l’anno scorso aveva già posto il problema all’attenzione delle comunità ebraiche e musulmane del paese poiché aveva esortato il governo a vietare la macellazione rituale in quanto “inumana”.
Il dibattito sul tema nei Paesi Bassi è aperto già da diversi anni. Nel 2012 il Senato aveva infatti annullato una legge – proposta da un partito animalista di sinistra con l’appoggio del Partito della Libertà, movimento populista e anti-islamista di estrema destra, e approvata l’anno precedente – che sanciva un divieto di macellazione casher e halal sempre per la questione della coscienza dell’animale in fase di uccisione, richiesta da entrambi i processi.
(17 febbraio 2016)