Melamed – I lavori dell’IHRA a Lucerna Studiare il passato guardando al futuro
Si concludono oggi i lavori della International Research Conference on Education about the Holocaust, organizzata dalla delegazione della Confederazione Svizzera presso l’International Holocaust Remembrance Alliance in collaborazione con la Pedagogische Hochschule di Lucerna. Due giorni e mezzo intensissimi, in cui le presentazioni si sono alternate alle tavole rotonde, ai diversi panel che si svolgevano in parallelo, e in cui ogni coffee break era la scusa per discutere di ricerche in corso e, soprattutto per progettarne di nuove. In rappresentanza di una trentina di paesi diversi, provenienti da università, centri di ricerca, istituzioni governative e non, i presenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sullo stato attuale della ricerca sull’insegnamento della Shoah. Si è discusso di tutto, a partire dalla terminologia, non usata in maniera univoca, per arrivare alle ultime ricerche sul tema, molte delle quali ancora in corso e di cui i responsabili hanno voluto dare una prima idea, anche per aprire il dibattito e la discussione. E da questo punto di vista il successo dell’iniziativa è stato totale: il confronto è stato aperto e franco, ci sono stati confronti appassionati che hanno coinvolto molti, davvero in ogni momento. Dopo i keynote di Barbara Kirshenblatt-Gimblett, intitolato “Difficult Pasts and Conflicted Histories: Museums as Sites of Experiential Learning” in cui ha raccontato la sua esperienza di curatrice responsabile di Polin, il museo di Varsavia dedicato alla storia degli ebrei polacchi, e di Michalinos Zembylas, su “Conflicting narratives, education and emotions relating to traumatic experiences”, la seconda giornata è stata dedicata agli approfondimenti tematici, con i partecipanti divisi in quattro gruppi di ricerca. Dalle metodologie didattiche agli studi transnazionali comparati, dalle classi multiculturali che pongono il problema di gestire narrative differenti, alla valutazione delle competenze e degli atteggiamenti degli studenti, in ogni gruppo composto da ricercatori di diversi paesi la discussione è stata vivace, e produttiva. La giornata si è conclusa con le ultime due sessioni plenarie, dedicate allo stato attuale delle ricerche sul tema e alle prospettive future, per lasciare spazio nella mattinata odierna alla “Networking Post-conference” dedicata a ulteriori conclusioni e alle prospettive concrete e operative. Con una sessione aperta a chiunque volesse contribuire dedicata alla presentazione di nuovi progetti e reti di collaborazione chiusasi con la conferma, parziale consolazione per chi non ha potuto seguire i lavori, che l’IHRA intende pubblicare gli atti della conferenza entro il prossimo anno.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(17 febbraio 2016)