Chimica – Un nuovo elemento chiamato Primo Levi

tavolaInventore della moderna tavola periodica, che rappresenta tutti gli elementi chimici attraverso i famosi simboli, è il geniale e istrionico scienziato Dmitrij Mendeleev, ultimo di 14 figli di una famiglia siberiana, di cui è stato appena celebrato il 182esimo anniversario della nascita (8 febbraio). Mendeleev non fu l’unico ricercatore impegnato a evidenziare una variazione sistematica nelle caratteristiche dei diversi elementi chimici, ma fu il primo a finalizzare in modo efficace quest’opera di classificazione e a renderla famosa. Il sistema periodico che porta il suo nome, studiato nelle scuole di tutto il mondo, ordina gli elementi chimici in base alla massa atomica, e la loro collocazione sottende ed evidenzia una periodicità nelle loro proprietà, che all’epoca consentì di formulare previsioni sul comportamento degli elementi non ancora scoperti. Mendeleev ordinò i circa sessanta elementi noti all’epoca, lasciando varie caselle incomplete all’interno del suo schema. Riuscì a prevedere, sulla base della posizione occupata nella tavola, le caratteristiche degli elementi che sarebbero stati scoperti successivamente. Attualmente gli elementi noti sono 118, di cui quattro scoperti recentemente e in attesa di un nome. Oltre ad aiutarci a comprendere l’ordine generale della natura e il nostro mondo, la tavola di Mendeleev ha ispirato numerose narrazioni, in cui il sistema periodico diventa paradigma di vita. Primo Levi, chimico italiano rinchiuso nei lager nazisti, nella sua raccolta Il sistema periodico, in 21 racconti che prendono il titolo da altrettanti elementi, parte da annotazioni chimiche e da ritagli autobiografici per sviluppare considerazioni su grandi temi esistenziali. «La nobiltà dell’uomo, acquisita in cento secoli di prove ed errori, era consistita nel farsi signore della materia e io mi ero iscritto a Chimica perché a questa nobiltà mi volevo mantenere fedele. Vincere la materia è comprenderla, e comprendere la materia è necessario per comprendere l’universo e noi stessi. E quindi il Sistema Periodico di Mendeleev (…) era una poesia», afferma Levi, suggellando l’opera del celebre chimico russo. E non può esserci auspicio più grande, come ricercatori italiani e del Cnr, che aggiungere al sistema periodico un nuovo elemento che porti il suo nome.

Lidia Armelao e Silvia Gross, Corriere La Lettura, 14 febbraio 2016