Al lavoro insieme ai rabbini
Confronto aperto e unità di intenti, nel desiderio di identificare soluzioni efficaci e condivise, fra i rabbini italiani e la Giunta dell’Unione delle Comunità ebraiche, alla ricerca di un assetto ordinato e coerente nella regolazione dei rapporti di lavoro fra rabbini e comunità ebraiche.
Un denso e sereno dibattito si è protratto nella giornata per prendere in esame le varie proposte alla ricerca di un equilibrio per meglio definire le regole statutarie e contrattuali che possano definire in maniera coerente ed efficace i rapporti nell’ambito delle realtà comunitarie.
Le parti hanno deciso di proseguire il confronto nei prossimi giorni, anche per portarne il risultato all’attenzione del Consiglio dell’Unione, convocato per il prossimo 13 marzo.
Tutti i partecipanti hanno fatto richiamo all’esigenza di procedere per definire assieme le regole e gli equilibri che rispondano al meglio alle esigenze dell’ebraismo italiano di oggi e di domani.
Il presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia, rav Giuseppe Momigliano, ha partecipato ai lavori assieme ai rabbini capo di Roma e di Milano, Riccardo Di Segni e Alfonso Arbib, al rav Alberto Funaro (in rappresentanza dell’Ari) e al rabbino capo di Padova Adolfo Locci, che è anche componente della Giunta e della Consulta rabbinica dell’Unione. Presente agli incontri anche il rabbino Ezra Hariri Raful, ospite della Giunta in quanto referente rabbinico per il progetto del marchio nazionale italiano della casherut “K.it” varato dall’UCEI.