riscatto…

Il Midràsh racconta che quando Ha-Qadòsh Barùkh Hu ha istituito il pagamento del mezzo siclo, definito dalla Torah stessa “kòfer néfesh” (riscatto dell’anima), ha estratto da sotto il Suo Trono una moneta di fuoco, dicendogli (come riportato dalla Torah) “zè yittenù” (questo daranno).
I Maestri si sono domandati perché D.o dovesse mostrargli una moneta di fuoco, e non una normale moneta di metallo. Il Rebbe di Kotzk ha spiegato che con ciò D.o ha risposto ad una domanda inespressa di Moshè: come può una moneta essere un “riscatto dell’anima”? La risposta è che se viene data con il fervore e l’ardore del fuoco, cioè come una parte della propria stessa anima, è un riscatto per l’anima, altrimenti è un semplice pezzetto di metallo.

Elia Richetti, rabbino

(25 febbraio 2016)