Appuntamento all’Associazione Stampa Estera
Venezia, i 500 anni del Ghetto
Dai diritti negati alla libertà
“I cinque secoli del primo ghetto del mondo. Dai diritti negati all’emancipazione”.
È una riflessione di ampio respiro e a più voci quella che sarà sviluppata mercoledì 9 marzo alle 11.30, presso la sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma, nel corso della conferenza organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per far conoscere e divulgare il ricco programma di iniziative che si svolgeranno a Venezia in occasione del Cinquecentenario del Ghetto lagunare.
“Due principi guidano la nostra azione – afferma Paolo Gnignati, presidente della Comunità ebraica lagunare – il primo è che non vogliamo in alcun modo celebrare né il ghetto, né la ghettizzazione, attribuendole un significato positivo; il secondo è che non guardiamo a questo anniversario come a un punto d’arrivo: per noi, i prossimi 500 anni sono ugualmente importanti, e ogni sforzo deve essere fatto per rendere l’area dove un tempo sorgeva il ghetto un luogo di incontro fondamentale sul piano artistico, culturale e spirituale”.
Ideate e promosse dal comitato “I 500 anni del Ghetto di Venezia”, le iniziative del Cinquecentenario prevedono tra i vari progetti l’allestimento della mostra “Venezia, gli Ebrei e l’Europa” a Palazzo Ducale; un atteso concerto inaugurale al teatro “La Fenice”; una settimana shakesperiana dedicata al Mercante di Venezia; il restauro, l’ampliamento e il rinnovamento del locale Museo ebraico.
Interverranno nel corso della conferenza stampa Renzo Gattegna, presidente UCEI; Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Shaul Bassi, coordinatore scientifico comitato per i 500 anni del Ghetto; Donatella Calabi, curatrice della mostra “Venezia, gli Ebrei, l’Europa”; Toto Bergamo Rossi, fondazione Venetian Heritage Onlus; Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice; Mariacristina Gribaudi, presidente Fondazione Musei Civici; Paolo Gnignati, presidente Comunità ebraica di Venezia.
L’incontro costituirà inoltre l’occasione per presentare i numerosi servizi e approfondimenti che appaiono sul numero di marzo del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche. A partire dal dossier “Venezia – I 500 anni del ghetto”, curato da Ada Treves, che costituisce un prezioso riferimento per meglio cogliere il significato di questo impegno attraverso approfondimenti e pagine ricche di memoria ma anche di futuro. “Il Ghetto è vivo – si legge nell’introduzione – e sono molti i rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto raccontare come anche per gli enti che rappresentano il valore della comunità ebraica e della sua storia gloriosa non sono scindibili dal rispetto e dall’attenzione per un presente che pone sfide complesse”.
Grande interesse è inoltre suscitato dalle parole dallo storico inglese Simon Schama, il protagonista dell’intervista del mese, che in Laguna sarà chiamato alla prova forse più difficile della sua carriera: raccontare in venti minuti quello che è considerato l’archetipo di tutti i ghetti e di tutte le separazioni.
E ancora stimolante il contributo che arriva da La banca e il ghetto, l’ultimo studio dello storico Giacomo Todeschini che delinea nuove forme della Storia e demolisce i luoghi comuni che hanno alimentato il pregiudizio per dimostrare che il mondo ebraico fu la prima vittima dell’avvento del potere economico controllato dagli stati.
(4 marzo 2016)