… passato

Alle volte le notizie si comprendono solo se si mettono insieme. A Roma in questi giorni al teatro Argentina, è in scena “Tante facce della memoria”, uno spettacolo teatrale che racconta il vissuto delle donne vedove e orfane dell’eccidio delle Fosse Ardeatine utilizzando le interviste che lo storico Alessandro Portelli ha fatto per scrivere il suo libro L’ordine è già stato eseguito (Feltrinelli). In questi stessi giorni, si apre a Torino il congresso dell’Anpi che s’interroga se il suo futuro dovrà parlare la lingua della Memoria o, invece, adottare una linea politica sui problemi del presente (la guerra, le forme dello sviluppo,…).
Il tema è sempre lo stesso: il presente è una risposta al passato o è un modo per prendere le misure con un passato che non è mai finito? Diversamente: quanto passato c’è nel presente e come ci si riappropria del passato senza rimanerne intrappolati?

David Bidussa, storico sociale delle idee

(13 marzo 2016)