“Elena Ferrante? Non è Marcella”

Schermata 2016-03-14 alle 13.45.44“Conoscevo bene il marito, con cui sono cresciuto sin dalla prima infanzia. Conosco bene lei. Ed è per questo che mi sento di assicurare una cosa: Marcella non è Elena Ferrante”. Non ha dubbi Sandro Temin, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, uno dei più cari amici di quella che il dantista Marco Santagata ha indicato con certezza essere l’autrice che firmerebbe all’ombra del popolare pseudonimo letterario.
Ordinaria di storia contemporanea presso l’Università Federico II di Napoli, nota in tutta la città per il suo rigore e per l’autorevolezza dei suoi studi, Marcella Marmo (nell’immagine) ha sempre coltivato forte legami con l’ebraismo partenopeo. Introdotta in quel mondo dal marito, Guido Sacerdoti (1944-2013), medico-pittore di fama e nipote di Carlo Levi oltre che primo bambino ebreo nato a Napoli dalla liberazione. “Ho letto un paio di libri della Ferrante e, in quelle pagine, non si trova nessun elemento chiaro che possa ricondurre a Marcella, al suo modo di proporsi, ai suoi interessi. L’autrice è senz’altro più giovane e maliziosa” sottolinea Temin.
Per questo, aggiunge, “sono certo che starà continuando a farsi delle belle risate”.
Non ha dubbi neanche Pierluigi Campagnano, ex presidente della Comunità ebraica napoletana e cugino di Sacerdoti: “Non mi pare che sia una cosa che sta in terra. Per quello che so di Marcella è davvero impossibile”.
Conferma la figlia Claudia, attuale segretario della Comunità: “Non la conosco così bene, la nostra frequentazione si limita a eventi e iniziative culturali che organizziamo in sede. Ma escluderei del tutto questa possibilità”.

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(14 marzo 2016)