Qui Trani – Lech Lechà, quarta edizione al via
“Sempre noi stessi, a testa alta”
“Rinascere in Puglia”. È il titolo del film-documentario sull’accoglienza in Salento ai superstiti ebrei a cura della regista Yael Katzir, ma è anche lo spirito che guida le iniziative del festival Lech Lechà, al via oggi a Trani. Ad aprirlo questa mattina proprio una proiezione del film, mentre per tutta la settimana sono previsti molti altri eventi culturali per scoprire la ricca storia e le tradizioni millenarie di un ebraismo meridionale che vive un momento di nuovo slancio. Lech Lechà, ormai alla sua quarta edizione, è realizzato grazie al supporto della Regione Puglia, del Comune di Trani, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Napoli, ed è diretto da Francesco Lotoro, Cosimo Yehuda Pagliara e Ottavio Di Grazia. Il tema di quest’anno è Komemiut, che indica il procedere ‘a testa alta’, “un messaggio di stringente attualità se si pensa al momento complicato che stanno attraversando lo Stato d’Israele e gli ebrei della diaspora”, come ha fatto notare Lotoro. “Gli ebrei hanno il diritto di camminare a testa alta – le sue parole – senza paura e senza vergogna, e soprattutto con una kippà in testa”. E vari saranno i modi in cui l’argomento sarà approfondito, con un calendario denso di conferenze, presentazioni di libri, mostre, concerti, occasioni di studio dei testi scritturali, proiezioni di film, percorsi enogastronomici alla scoperta della cucina casher elaborata sotto stretta sorveglianza del rabbinato di Napoli, e una grande celebrazione dello Shabbat nell’incantevole scenario della Sinagoga Scolanova di Trani, la più antica d’Europa.
È entrata subito nel vivo la prima giornata, con la presentazione sempre questa mattina del libro La mia Austria. Ricordi 1892/1937 di Berta Zuckerkandl (Archinto), da parte del curatore Giuseppe Farese, insieme a Grazia Distaso assessore alla Cultura del Comune di Trani. Il volume costituisce un tassello fondamentale per ricostruire la vita artistica, culturale e politica viennese tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del sec. XX. Moglie del celebre anatomista Emil Zuckerkandl, Berta fu promotrice di battaglie culturali, di grande impatto i suoi articoli a favore della Secessione di Klimt, dell’autore austriaco Arthur Schnitzler o di Gustav Mahler. E dopo una lezione del rabbino capo di Napoli e del Meridione Umberto Piperno, che porterà il pubblico alla scoperta del ruolo della Torah come guida e fonte di valori universali, alla Biblioteca Comunale G. Bovio (alle 17:30) sarà presentato il volume La dieta casher. Storia, regole e benefici dell’alimentazione ebraica (AA.VV Giuntina), curato dalla giornalista della redazione UCEI Rossella Tercatin. A partecipare al dibattito che approfondirà il rapporto fra il nutrimento materiale e quello spirituale, il rav Piperno, Jacqueline Fellus, presidente Commissione Ucei per la casherut e Cosimo Yehudah Pagliara, moderati Salvatore Nardò, amministratore di Konsulta Group. L’appuntamento con la cucina casher proseguirà poi la sera, con una degustazione di vino e spumante casher a cura di Cosimo Yehudah Pagliara presso il Polo Museale Trani, a Palazzo Lodispoto, e una cena al Ristorante Taverna Portanova, a pochi passi dalla sinagoga di Scolanova, dove per tutta la durata di Lech Lechà si potrà pranzare e cenare casher.
Subito a seguire alla Biblioteca un momento di confronto sui temi più scottanti dell’attualità, con l’incontro intitolato “Umanesimo dei diritti. La nuova sfida europea dell’accoglienza nella sicurezza”, con Massimo Iovane, docente di Diritto Internazionale all’Università degli Studi Federico II di Napoli e il rav Piperno, moderati Andrea Lovatom docente di Storia del Diritto romano ed Epigrafia giuridica all’Università degli Studi di Bari. Quale sfida rappresentano le sempre più massicce ondate migratorie per l’Europa e le sue istituzioni? Come valutare la reazione di chiusura delle frontiere e di diffidenza nei confronti degli immigrati che tale fenomeno ha causato in molte parti del Vecchio Continente? Queste alcune delle domande a cui i relatori tenteranno di dare una risposta.
La serata del primo giorno di Lech Lechà si svolgerà quindi tra musica, arte e letteratura. A Palazzo Lodispoto, con la collaborazione della Fondazione S.E.C.A., sarà inaugurata la mostra fotografica “Il Cantico dei Cantici”, a cura di Norma Picciotto. Le opere resteranno in esposizione fino alla fine del festival, e all’evento inaugurale porterà il suo saluto il Sindaco di Trani Amedeo Bottaro. E sempre dedicato alla poesia del Cantico dei Cantici sarà il concerto che seguirà l’inaugurazione, con l’interpretazione dei versi di Salomone dell’attore e regista teatrale biscegliese Gianluigi Belsito, con Claudia Lerro e Domenico Tacchio. A concludere la lunga giornata, una visita guidata e illustrata del Museo della Macchina da scrivere presso il Polo Museale Trani, a cura di Natale Pagano e con l’introduzione di Ottavio Di Grazia. “Cosa hanno in comune lo scrittore premio Nobel per la letteratura Isaac Bashevis Singer e il regista e attore Woody Allen, oltre al fatto di essere entrambi ebrei? C’è qualcosa che accomuna fuori dal set cinematografico il celebre regista Alfred Hitchcock e il grande attore Marlon Brando?”, la domanda che si sono posti gli organizzatori del festival. Semplice, la macchina dattilografica, che diventa così protagonista e simbolo della cultura del popolo del libro.
f.m. twitter @fmatalonmoked
(14 marzo 2016)