Qui Roma – Israel Day, le scelte per il futuro

israel day roma È già alla sua sesta edizione l’Israel Day, l’iniziativa nata per offrire agli studenti e ai giovani italiani una panoramica sulle opportunità che il paese riserva per il loro futuro. Un’iniziativa nata dalla collaborazione dell’Agenzia ebraica, con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Keren Hayesod, le Comunità di Roma e di Milano e con Masa, l’organizzazione che mette a disposizione un vasto programma di borse di studio per chi desidera trascorrere un periodo in Israele. Dopo una prima tappa milanese svoltasi domenica, ieri pomeriggio alla scuola ebraica di Roma sono stati i ragazzi della Capitale a poter andare alla scoperta di una vasta gamma di opportunità, rappresentate da vari stand e volontari, offerte dalle maggiori università israeliane. Vasta la rosa di opzioni tra cui poter scegliere, da programmi di qualche mese, passando per stage fino alla prospettiva dell’aliyah.
Nel salutare gli studenti del liceo accorsi all’Israel Day, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello ha sottolineato il grande successo dell’iniziativa, “poiché da quando abbiamo iniziato sei anni fa molti vostri colleghi studenti oggi vivono pienamente inseriti nelle università e in altri contesti della società israeliana”. Un servizio non scontato da parte di una Comunità, come ha sottolineato lo shaliach del Keren Hayesod in Italia Carmel Luzzatti, e soprattutto “importante per voi studenti – continuava Dureghello – e per la vostra vita futura”.
Una scelta per il futuro che in Israele può prendere varie strade, con il Paese pronto ad accogliere tutti coloro che desiderano trasferirsi, facendo l’alyiah. A parlarne il presidente dell’Irgun Ole Italia Vito Anav, il quale ha sottolineato che “mentre fino a qualche decennio fa si trattava di una scelta ideologica, oggi con molto orgoglio si può dire che è anche un’opportunità unica per dei giovani, che trovano università d’eccellenza, lavoro e una società sana”. Si tratta per Lidia Calò, direttrice del Dipartimento educativo giovani della Comunità di Roma, di una “vita espansa, arricchita, in cui è possibile toccare con mano le fonti bibliche della nostra tradizione culturale”.

(15 marzo 2016)