Qui Roma – La riunione dei responsabili
La Giornata dell’identità plurale
“È l’Italia la punta di diamante della Giornata Europea della Cultura Ebraica, con iniziative che non hanno pari in nessun altro paese”. Parte da questa consapevolezza, espressa dal vicepresidente e assessore alla Giornata Roberto Jarach, la prima riunione del comitato organizzatore in corso a Roma al Centro bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L’appuntamento annuale della AEPJ, l’Associazione europea per la preservazione del patrimonio ebraico, che quest’anno in Italia si svolgerà il 18 settembre, prevede incontri e occasioni di approfondimento con il pubblico in molte città d’Italia, di cui partecipano alla riunione i responsabili, rappresentanti sia di istituzioni comunitarie sia di enti culturali locali e nazionali. Il tema scelto quest’anno è “Le lingue dell’ebraismo”. La sfida quella di scoprire tutte le sfaccettature della cultura ebraica in una prospettiva peculiare.
Oltre a iniziative legate al tema specifico di quest’anno, come ogni anno verranno proposte anche attività che permetteranno sia di introdurre al pubblico i principi basilari della cultura ebraica, sia anche di celebrare eventi speciali che riguardano specifiche realtà. Avverrà ad esempio a Milano, che festeggia quest’anno i 150 anni dalla nascita della Comunità. Così come, nel 2014, è stato fatto a Napoli.
Molti gli stimoli che il tema di quest’anno offre al comitato. Sono infatti tante e tutte diverse le lingue dell’ebraismo italiano. Come il giudaico romanesco che, nato nel ghetto, si mescola con l’italiano regionale, con i suoi modi di dire, i suoi proverbi e i suoi codici. Nel corso della riunione è stato sottolineato anche come la popolazione ebraica italiana sia un mosaico composito, fatto di molte diverse componenti etniche che si sono mescolate nel corso dei decenni, tutte portanti i loro elementi culturali da valorizzare. E dunque nelle famiglie libiche ancora si parla l’arabo, così come la componente persiana che costituisce una forte presenza nella Comunità di Milano è ancora strettamente legata alla sua lingua. E poi ci sono le espressioni in ladino delle famiglie sefardite, l’yiddish degli ashkenaziti e naturalmente l’ebraico, che accomuna tutti gli ebrei italiani nella loro sfaccettata identità.
f.m. twitter @fmatalonmoked
(16 marzo 2016)