“Verità per le vittime dell’Amia”
Sul tappeto temi di grande attualità. I nuovi venti di odio, la minaccia islamista, la delegittimazione di Israele nell’opinione pubblica.
Ad affrontarli gli oltre 400 delegati giunti da tutto il mondo per partecipare all’assemblea plenaria del World Jewish Congress in svolgimento a Buenos Aires, tra cui il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e l’assessore UCEI Victor Magiar.
Ospite d’onore dell’assemblea il presidente argentino Mauricio Macri (nell’immagine in alto), intervenuto nel corso della cena inaugurale. Significativa la sua presa di posizione sugli interrogativi, le nubi, i molti silenzi che ancora avvolgono l’attentato del 1994 al centro ebraico di Buenos Aires. “L’Argentina è tornata nel consesso delle nazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e contro il terrorismo. Agiremo costantemente in questa direzione” ha assicurato l’inquilino della Casa Rosada, nel cui esecutivo insediatosi in dicembre siede anche il rabbino riformato Sergio Bergman (nominato all’Ambiente).
Vivo apprezzamento è stato espresso in questo senso dal presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, che ha affermato: “Gli attacchi contro l’ambasciata israeliana del 1992 e quello del 1994 all’Amia non sono stati attacchi rivolti esclusivamente contro ebrei, ma contro tutta l’Argentina. L’uccisione di Alberto Nisman è stato un attacco all’intero sistema giudiziario e non solo contro un avvocato ebreo. Presidente Macri, lei ci ha promesso giustizia. Le crediamo e abbiamo piena fiducia nel suo operato. Saremo al suo fianco in tutti i modi e con tutti i nostri mezzi”.
Numerosi le occasioni di confronto e dibattito che vedono protagonisti i partecipanti all’assemblea, con la delegazione italiana chiamata a intervenire questo pomeriggio in plenaria.
Il grande incontro di Buenos Aires, cui partecipa anche il ministro israeliano Naftali Bennett, si propone inoltre di essere occasione di riflessione corale sui risultati raggiunti nei primi 80 anni di vita dell’ente, istituito nel 1936, e di rilanciare nuove attività e nuovi impegni.
Una sfida incalzante perché numerose, ha ricordato Lauder, sono le minacce che insidiano la stabilità delle società progredite e democratiche.
(16 marzo 2016)