“Ebrei italiani, un mondo vivace
che crede e investe nella cultura”
Il Movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele, universalmente noto come BDS, costituisce una aperta “manifestazione di antisemitismo”. A sostenerlo sono gli oltre 400 delegati accorsi da tutto il mondo per partecipare all’assemblea plenaria del World Jewish Congress in svolgimento a Buenos Aires. “Risponderemo alle bugie della propaganda con la verità. Non siamo più negli Anni Trenta, non siamo più in quella condizione. Faremo sentire la nostra voce in tutti i modi possibili” ha sottolineato il presidente Ronald Lauder introducendo una mozione poi circolata tra i delegati e l’avvio di alcune iniziative. Tra cui la creazione di uno specifico dipartimento che si propone di fungere da catalizzatore internazionale e che avrà sede a New York.
Ferma la condanna espressa nel testo per i comportamenti adottati da coloro che “deliberatamente” lavorano per essere da ostacolo alla cooperazione “economica, accademica e culturale”.
Tra i protagonisti dell’assemblea, che ha avuto tra i suoi ospiti il presidente argentino Mauricio Macri e il ministro israeliano Naftali Bennett, anche il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e l’assessore UCEI Victor Magiar, intervenuti ieri in plenaria per offrire un quadro della realtà e delle sfide che investono le 21 realtà locali.
“Ciascuna Comunità ha le sue tradizioni e i suoi usi. Teniamo viva l’identità ebraica con molti progetti in diversi campi. Educazione, scuola, casherut, lotta all’antisemitismo e all’antisionismo. Continuamo inoltre a produrre cultura” ha spiegato Disegni.
Luce in particolare su due iniziative: gli eventi per il Cinquecentenario del Ghetto di Venezia che prenderanno avvio nei prossimi giorni, il recente ingresso dell’antichissimo Sefer Torah restaurato nella sinagoga di Biella.
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(17 marzo 2016)