STORIE DAL TALMUD Discussioni tra rabbini

gianfranco di segniAvvenne una volta che due testimoni giunsero al tribunale per comunicare l’avvistamento della nuova luna, necessario per la determinazione del capo mese. Essi dissero: Abbiamo visto la luna al tempo previsto ma la sera dopo no. Rabban Gamliel, che era il presidente del tribunale, li accettò. Rabbi Dosà ben Horkinas invece disse: Sono testimoni falsi, infatti come è possibile che si veda una donna partorire e il giorno dopo vederla con la pancia fino ai denti? Rabbi Yehoshua, che era il vicepresidente, disse a rabbi Dosà: Sono d’accordo con te. Rabban Gamliel mandò allora a dire a rabbi Yehoshua: Ti ordino di venire da me con bastone e denaro nel giorno di Kippur che capita secondo il tuo calcolo (in quel giorno è vietato portare alcunché). Rabbi Akivà andò a far visita a rabbi Yehoshua e lo trovò angosciato. Per consolarlo, gli disse: Ti posso assicurare che tutto ciò che rabban Gamliel ha stabilito ha valore legale, come è detto: “Queste sono le feste del Signore, sacre convocazioni che voi proclamerete” (Lev. 23:4): sia al tempo giusto sia a quello sbagliato, non ci sono altre feste – dice D. – se non quelle che voi tribunali terreni proclamerete. Rabbi Yehoshua andò allora da rabbi Dosà ben Horkinas, che gli disse: Se noi dovessimo mettere in discussione il tribunale presieduto da rabban Gamliel, dovremmo mettere in discussione tutti i tribunali che si sono succeduti dall’epoca di Mosè nostro Maestro fino adesso! A quel punto, rabbi Yehoshua prese in mano il bastone e il denaro e andò a Yavne da rabban Gamliel nel giorno che secondo il proprio calcolo era Kippur. Rabban Gamliel si alzò in piedi e lo baciò in fronte, dicendogli: Vieni in pace, mio Maestro e mio allievo! Mio Maestro in sapienza, mio allievo perché hai accettato la mia decisione. (Adattato dal Talmud Bavlì, Rosh haShanà 25a e sgg.; Mishnà, cap. 2:8-9).

Gianfranco Di Segni, Collegio rabbinico italiano
Pagine Ebraiche, marzo 2016