teologia…

Esiste una teologia ebraica? Troppo spesso si sente dire che l’ebraismo è una ortoprassi, che l’ebraismo non ha dogmi di fede, che l’ebraismo non ha una teologia sviluppata. Ma è proprio vero?
Questa idea, assai diffusa, ha una origine filosofica ben precisa: Spinoza, Mendelson, la Askalah, la Riforma. Troppo spesso si confonde l’osservanza della Torah con il comportamentismo religioso. L’idea del giudaismo senza dogmi di fede, finalizzata allo svuotamento spirituale dell’osservanza (cambiando il concetto di ‘rivelazione’ della Torah orale), non vuole tenere conto del fatto che la tradizione insegna a priori molte verità di fede di carattere perfettamente teologico (senza arrivare ai 13 principi di Rambam): D-o è Uno ed è Creatore e D-o della Storia; D-o ha rivelato là Torah scritta e orale che contiene la sua volontà (il patto con i Beneh Noach e il patto con Israele). Queste verità di fede non sono affermazioni folcloristiche di una tradizione antica, ma interpretazioni religiose fondamentali per ogni ebreo e devono essere considerati come teologia. Il fatto che si possa essere “halachikamente ebrei” (cioè figli di madre ebrea) pur non essendo credenti, non implica affatto che L’ebraismo non abbia a priori dei presupposti di fede, dei principi teologici fondamentali.

Paolo Sciunnach, insegnante

(21 marzo 2016)